Nino Baldan - Il Blog
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30 novembre 2020

Il patriottico caso del cioccolato ROM - su ''Moz O'Clock''

Il cioccolato ROM dalla Romania

E anche quest'anno, nonostante la pandemia, si avvicinano le Feste. Oltre alla classica sfida Panettone vs Pandoro si riaffacciano sulle nostre tavole i consueti quantitativi di cioccolato: quale migliore occasione per condividere un mio articolo dolciario pubblicato su "Moz O'Clock"?

Un pezzo che mi è stato ispirato dal buon Miki (che saluto e ringrazio) che ha affrontato il fenomeno della New Coke, tacciato da molti come operazione di "marketing" per far riaffezionare gli americani alla "vecchia" Coca Cola. Nel caso del Cioccolato Rom si va ben oltre tirando in ballo addirittura il patriottismo.

23 settembre 2020

L'''Allegro cantiere'' e il suo spot (involontariamente) razzista

L'Allegro cantiere, spot del giocattolo

Se nel 2020 si pubblicizzasse un cantiere utilizzando gli stereotipi delle minoranze che ci lavorano scoppierebbe il finimondo, specialmente se: 1) fosse rivolto ai bambini 2) ci trovassimo negli Stati Uniti dove gran parte delle maestranze è costituita da messicani, l'etnia bersaglio dello spot.

Ma torniamo al 1992, rivediamo lo spot di "Allegro cantiere" e analizziamolo nei dettagli.

8 settembre 2020

Cosa avremmo voluto fare ''da grandi''? La parola ai lettori

Cosa sognavamo di fare ''da grandi'' di quando eravamo bambini

Rieccoci con un nuovo post che riporta a galla i sogni e le illusioni della nostra infanzia: quel periodo neutro della nostra vita in cui, almeno sulla carta, ognuno di noi "avrebbe potuto diventare chiunque".

Ci si immaginava astronauti, attori, piloti o calciatori, accompagnati dall'ingenua convinzione che le preesistenti condizioni sociali, economiche e famigliari non potessero in alcun modo interferire. Il tema di oggi, quindi, parte proprio dalla domanda: "cosa avremmo voluto fare da grandi?", che spesso però deve fare i conti con "cosa siamo diventati poi?".
Come sempre inizio io.

13 luglio 2020

Cin Ciao Lin: il cinese stereotipato degli anni '80 e '90 (video)

Cin Ciao Lin, personaggio della Baby Records e del Baby Show di Junior Tv

Nel post di oggi torneremo nell'era pre-politically correct, in quel mondo non globalizzato in cui era ancora possibile caricaturizzare gli altri popoli senza che nessuno gridasse allo scandalo. Gli avevo già dedicato un trafiletto in "12 canzoni politicamente scorrette del passato", ma vista la quantità di video presente in rete, ho capito che l'argomento meritasse più spazio: ecco a voi Cin Ciao Lin, il cinese stereotipato che negli anni '80 reclamizzava i dischi della Baby Records e condusse in seguito programmi per bambini su Junior TV.

29 maggio 2020

''Il cocktail delle Marmotte'': quando Qui, Quo, Qua insegnavano a preparare alcolici

Il 1° Manuale delle Giovani Marmotte con Paperino, Qui Qui Qua e un orso che bevono alcolici

"Divieto di assaggio prima del tempo prescritto, hic! Non sareste Marmotte-Okay...hic! Perché, se piluccate la mistura 'durante'... hic... che cosa vi rimane 'dopo'? La bottiglia vuota!"Quello che parrebbe un farneticante discorso da alcolista è in realtà l'introduzione a una voce del "1° Manuale delle Giovani Marmotte", pubblicato nel 1969 da Mondadori e ristampato nel 1991 da The Walt Disney company Italia.

Ad accendere la mia curiosità è stato un post di MikiMoz, appunto, sulle Giovani Marmotte; perché quell'episodio io lo ricordavo, non poteva essere solo frutto della mia fantasia. Mi sono così avventurato tra gli scatoloni finché l'ho trovato: un libro venduto negli anni '90 che ci mostra una Disney completamente diversa dalla multinazionale politically-correct alla quale siamo ormai abituati.

16 maggio 2020

L'incubo ricorrente sul coronavirus: la parola ai lettori

Uomo con mascherina chirurgica anti coronavirus tra la folla

Dopo aver parlato di incubi infantili e adolescenziali, dedico il post odierno ai nostri sogni più recenti: quelli sulla pandemia da coronavirus.
Viviamo una situazione irreale, distopica, che nessuno si sarebbe mai aspettato; complice il lockdown abbiamo trascorso tre mesi tra immagini di ospedali, opinioni dei virologi e bollettini della protezione civile, con la costante angoscia di venire contagiati, di trovarci senza lavoro, di vedere andare in fumo i sacrifici di una vita.

17 aprile 2020

11 domande nel Disney Universe... e riflessioni sul tema (Geek League)

Il mio debutto nella Geek League con 11 domande sull'universo Disney

E alla fine sono entrato anch'io nella "Geek League": la "lega dei supereroi" del blogging guidata dall'inossidabile MikiMoz. Ammetto la mia iniziale indecisione, costituita non tanto dalla mancanza di fiducia per il suo leader e per molti componenti (che conosco, seguo e ammiro), quanto per lo stesso concetto di fondo: sono anch'io un geek? Sono anch'io un nerd? Ma forse è proprio l'argomento "Disney" il più adatto a esprimere i miei dubbi e le mie perplessità; così ho riflettuto e, senza alcuna esitazione ho risposto al buon Miki con una sola parola: "obbedisco"!

Se questa è una "lega dei supereroi", farò volentieri il personaggio dalle tinte oscure -presente in ogni serie - che usa i suoi poteri al servizio dei "buoni"; quello di un altro universo, portatore di tecnologie aliene ma - al tempo stesso - sempre pronto a imparare.

16 aprile 2020

Venezia: coronavirus e turismo. Siamo sicuri che tutto tornerà presto come prima? - su ''La Voce di Venezia''

Venezia pre-coronavirus: Via Garibaldi affollata

Uno scenario peggiore della Grande Depressione del 1929”: queste le parole del direttore generale del FMI Kristalina Georgieva per definire l'impatto del coronavirus sull'economia mondiale. Uno dei settori che più degli altri risentirà della pandemia sarà il turismo - in maniera particolare Venezia, che proprio dei grandi numeri ha fatto il suo punto di forza. Quale sarà il futuro di una città che nel 2019 ha ospitato 28 milioni di persone?
Ma soprattutto: siamo davvero sicuri che tutto tornerà presto come prima?

31 marzo 2020

Venezia ai tempi del coronavirus - su "VeniceGondola.com"

Pandemia da coronavirus a Venezia: Piazza San Marco completamente deserta

Qualche giorno fa avevo parlato di coronavirus e delle sue possibili conseguenze per l'economia globale; ma in che condizioni versa Venezia, che nel 2019 accolse 28 milioni di turisti e che ora, a causa delle restrizioni imposte del Governo, vede le sue calli completamente deserte?

Oggi sono ospite di VeniceGondola.com per raccontare più da vicino le condizioni della città lagunare.

25 marzo 2020

Gli ''anni '80 II'' ovvero: 4 sigle post-1990 di Lorella Cuccarini

Lorella Cuccarini in ''Taci ascolta il cuore'', sigla di ''Bellezze sulla neve''

Dopo aver parlato de "La notte vola" (1988), oggi analizzeremo 4 sigle di Lorella Cuccarini uscite dopo il 1990 che per stile, atmosfere e melodia potrebbero appartenere agli "anni '80 II" ovvero: la continuazione del decennio di plastica che avremmo vissuto fino al 2000 se le influenze economico/culturali fossero state diverse.
Siamo tutti concordi nell'affermare che la caduta del Muro di Berlino e l'apertura delle frontiere abbiano portato a un'aria nuova nel panorama pop italiano: dopo l'edonismo ottantino era tempo di celebrare la fine di ogni guerra, ogni disputa e ogni confine.
Ecco quindi far capolino le sonorità di ogni parte del globo, dalla "world music" degli Enigma agli inni terzomondisti in chiave rap.

21 marzo 2020

Coronavirus: e se poi il mondo non sarà più lo stesso?

Coronavirus: Distesa di mezzi militari dell'esercito a Bergamo trasportano le bare

Lo ammetto: se qualche mese addietro qualcuno mi avesse parlato di negozi chiusi, restrizioni nelle uscite e pattuglie che girano con gli altoparlanti, avrei sicuramente sorriso, convinto che si trattasse del solito film catastrofista made in U.S.A.. Ancor più se mi avessero messo davanti agli occhi le immagini scioccanti dei mezzi militari che lasciavano Bergamo carichi di bare: "ma in che film?" avrei ribattuto. Ma invece è tutto vero: l'Italia sta vivendo il suo peggior momento dopo la Seconda Guerra Mondiale, e sta succedendo proprio ora, in questi giorni, con un bilancio di vittime a quattro cifre che nessuno - onestamente - si sarebbe mai aspettato.

5 dicembre 2019

''Sedicenne in coma per aver fumato una pesca'': ecco il giornalismo 2.0

Il trapper Achille Lauro avrebbe spinto un sedicenne di Sveglione a fumare una pesca, finendo in coma

Viviamo nell'epoca del "web 2.0", dove ogni utente ha la libertà di pubblicare in rete ciò che più gli aggrada. Le notifiche e gli aggiornamenti ci bombardano da ogni fronte, e a spuntarla sono sempre i contenuti più bassi, scandalosi, sensazionalistici.
Nella mia ingenuità, speravo che almeno il giornalismo potesse "salvarsi"; e se neanche le testate più autorevoli possono fare a meno delle notizie leggere "perché portano click", che almeno le fonti venissero verificate. E invece no.

4 novembre 2019

Essere ''blogger'' alle soglie del 2020? - il tag

Essere ''blogger'' alle soglie del 2020? - il tag: la copertina

Quello che fino a cinque/sei anni fa sembrava un universo fiorente, con l'affermazione dei social network ha perso un pezzo dopo l'altro, trasformandosi sempre più in un fenomeno di nicchia. Sto ovviamente parlando del blogging e della sua graduale scomparsa, come ha già denunciato l'amico MikiMoz nel post "Il cimitero dei blog", dove ha constatato quante pagine del suo blogroll risultino inattive o addirittura scomparse.

8 ottobre 2019

La bugia di Twitter: migliaia di follower sono falsi - ecco le prove

Reportage sui falsi follower di Twitter

Nel 2012, più per curiosità che altro, mi ero aperto un account su Twitter.
Negli anni successivi l'ho utilizzato solo un paio di volte per poi abbandonarlo, complice la nausea da social network che mi spinse a lasciare Facebook, Instagram e affidare ogni mia comunicazione soltanto al Blog che state leggendo.

Qualche giorno fa sono ricapitato su @ninobaldan, profilo che non avevo mai chiuso e sul quale non rientravo dal 2016. Ho subito notato che qualcosa non tornava: di fronte ai 12 follower che avevo raggranellato, secondo Twitter seguivo ben 1.104 persone.

17 luglio 2019

Questo turismo porta benessere e posti di lavoro? No: solo povertà e schiavismo - su ''La Voce di Venezia''

La Salizada San Lio di Venezia assediata dal turismo di massa

"La Voce di Venezia" ha aperto questa mattina con un mio pezzo analitico sulla situazione della città lagunare, dove il luogo comune "questo turismo porta benessere e posti di lavoro" viene esaminato e smentito di fronte alla realtà effettiva dei fatti.

Negozi di paccottiglia e di pasta-to-go, "contratti pirata" e concorrenza sleale sono stati contrapposti ad una situazione di fantasia, nella quale il turismo NON è presente.

17 giugno 2019

La seconda parte del mio articolo su San Canciano è online su ''La Voce di Venezia''

L'ex negozio di alimentari Baretton in Salizada San Canciano

È finalmente online su "La Voce di Venezia" la seconda parte dell'articolo sulla Salizada San Canciano, zona nella quale ho avuto la fortuna di crescere ma che ora, a causa della sua profonda trasformazione, non riesco più a riconoscere.

Mentre la prima parte era dedicata al percorso mattutino per raggiungere la scuola, la puntata di oggi sarà invece incentrata sul ritorno a casa dopo le lezioni, tra i fumetti della NatalinaFranco dei Colori e l'indimenticato Molin al Ponte dei Giocattoli.

8 giugno 2019

''La Venezia perduta'': la prima puntata su ''La Voce di Venezia''

La scuola elementare Imelda Lambertini e altre attività scomparse

Sulla scia della rubrica "attività veneziane scomparse", è da oggi online su "La Voce di Venezia" la prima parte del mio primo articolo della nuova sezione intitolata "la Venezia perduta".
Si tratta di un racconto in prima persona, ambientato tra gli anni '80 e '90 nella fiorente Salizada di San Canciano, all'insegna della nostalgia e del ricordo di una zona che un tempo sembrava fatta a misura dei residenti.

Ricorderemo i negozi di vicinato ormai trasformatisi in bazar, ma soprattutto la scuola elementare Imelda Lambertini, che con i suoi bambini fungeva un po' da fulcro di ogni altra attività presente nella zona. Nella puntata di oggi troveremo panifici, salumerie, ricreazioni e Game Boy.

27 maggio 2019

6 mascotte e personaggi dimenticati del passato

Montaggio con tv a tubo catodico

Dopo aver recuperato la memoria di Mr. Nesquik, simpatico barattolo antropomorfo che ci ha accompagnato fino agli anni '90, andremo oggi a rivedere altre 6 mascotte o personaggi popolari nei decenni passati e finiti, ormai, nel dimenticatoio.

Il post non vuole essere una classifica o una cronologia, ma una carrellata nostalgica che proviene dritta dalla mia memoria: tutti argomenti che mi è capitato di tirar fuori con i più giovani ottenendo in cambio nient'altro che espressioni perplesse e interrogative. 
Un'occasione, per noi nati prima degli anni '90, di fare un tuffo nei nostri ricordi.
E per le nuove generazioni di scoprire un affascinante mondo fatto di nastri magnetici, tubi catodici e tanto, tanto ottimismo.

11 maggio 2019

Anni '80 vs Anni '90: e voi da che parte state?

Anni Ottanta contro Anni Novanta

Gli anni '80 e gli anni '90: i due decenni intorno ai quali ruota gran parte del Blog, ciascuno con i suoi miti, le sue icone, la sua musica, il suo modo di vedere la vita.
Ognuno di noi ha i suoi ricordi legati ad essi: chi è più legato ad uno, chi all'altro, chi come il sottoscritto un po' ad entrambi, e questo per motivi anagrafici.
Sono infatti nato nel 1983: gli anni '80 li lego alla mia infanzia, alle prime memorie della mia vita, mentre i '90 rappresentano un po' il mio consolidamento all'interno della società.

Ma se mi chiedessero di scegliere quale dei due io preferisca... se mi venisse fatto il classico gioco della torre, "chi terresti e quale butteresti giù", come risponderei?

18 gennaio 2019

''L'ora del Campari'': tra pubblicità e Fascismo

Lo spot 2008 con la canzone "L'ora del Campari" di Crivel

Ricordo come fosse ieri l'sms ricevuto da un amico, che tra l'allarmato e lo stupefatto mi segnalava che in televisione stessero passando "la nuova pubblicità del Campari accompagnata da una canzone fascista".
Correva il 2008; rincasai con più di qualche dubbio, e una volta acceso l'apparecchio, manco farlo apposta, mi ritrovai di fronte a questo spot.