L'incubo ricorrente di quando eravamo piccoli: la parola ai lettori | Nino Baldan - Il Blog

21 gennaio 2020

L'incubo ricorrente di quando eravamo piccoli: la parola ai lettori

Crudelia De Mon ne ''La carica dei 101'' e negli incubi ricorrenti della mia infanzia

L'infanzia, soprattutto per chi è cresciuto nell'era pre-digitale, era caratterizzata da un'aura di incertezza e mistero sulla quale nessuno avrebbe mai fatto chiarezza. Mettiamoci anche l'assenza di un qualsiasi parental control e l'abbondanza di contenuti shockanti anche nei programmi per bambini e il gioco è fatto.

Allora lo spartiacque tra l'infanzia e l'età adulta non era così marcato, facendoci imbattere già da piccoli con ciò che incarnava "il male": forse si diventava "grandi" prima, forse era meglio così, ma non sta a me dirlo. Quello su cui voglio soffermarmi oggi è: quali sono stati gli incubi ricorrenti della nostra generazione - cresciuta tra traumi, pubblicità sconvolgenti e rappresentazioni della morte?

Come sempre, inizio io.

Correvano i primi anni '90 e frequentavo le elementari. Ero tra i pochi, forse l'unico della mia classe a non avere il videoregistratore, che sarebbe giunto solo in occasione della Prima Comunione. Di conseguenza, "La Carica dei 101" devo averlo durante un passaggio tv, forse nemmeno, ma ricordo che mi regalarono un libro con i fotogrammi originali del film, uno dei quali ritraeva Crudelia De Mon con un'espressione simile a quella in copertina. Ne ebbi subito paura, al punto da saltare ogni volta la pagina.

Un salotto anni 70 simile a quello dell'incubo ricorrente della mia infanzia
immagine da fastcompany.com

L'immagine iniziò a presentarsi regolarmente nei miei sogni: ogni volta mi trovavo a Fiera di Primiero (TN) nell'appartamento estivo dei nonni. Era notte, e vagavo da solo nel grande salotto in stile anni '70: la casa era buia, vuota, silenziosa. Pieno di apprensione giravo per le stanze fino ad introdurmi in camera da letto, dove vedevo mia madre che dormiva con il viso coperto dai capelli. Mi avvicinavo e le sussurravo "mamma", ma lei si girava di scatto rivelandomi la sua identità: non era mia madre ma Crudelia De Mon, che mi fissava in maniera inquietante e minacciosa. E ogni volta mi svegliavo urlando.

Il sogno mi perseguitò fino alle medie, quando fu sostituito da un altro incubo - del quale vi parlerò in uno dei prossimi post!

E voi? Che cosa tormentava le notti della vostra infanzia?
Scrivetelo nei commenti!

Nino Baldan


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25 commenti:

  1. Personalmente non ho mai avuto incubi che mi svegliavano. Ma cose che mi tenevano sveglia la notte sì. Uno di questi era l'attaccapanni in ferro battuto di casa, che a me sembrava avesse una faccia e con tutte quelle braccia e gambe mi terrorizzava. Ho passato ore ad ascoltare nel buio, temendo di sentirlo camminare...
    Un'altra cosa che mi spaventò molto fu un libro (per bambini) sui vampiri. Avevo già letto quello sulle streghe e mi era piaciuto molto (ce l'ho ancora!), ma quello sui vampiri, nonostante fossero disegnati in modo buffo, chissà perché mi fece paura. Anche lì passai diverso tempo, la notte, a guardare la finestra chiusa temendo entrassero volando... :D

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    1. Ciao Sephora e benvenuta!
      Sì, il buio gioca brutti scherzi, soprattutto quando si è piccoli non si conosce bene la natura delle cose! :)

      Io invece, influenzato da alcuni film che avevo visto, avevo paura che in casa potesse entrare IL DIAVOLO :D per terrorizzare i presenti con la sua classica risata XD

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  2. Anch'io andavo sul classico, mi sembra che c'era il mostro di Frankenstein che mi inseguiva :D Una volta ci impressionavano cose veramente ridicole!

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    1. Come a me terrorizzava il testimonial del Tartufone Motta :D

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  3. A volte noi adulti non ci preoccupiamo dell’effetto che un’immagine può creare nella mente di un bambino. Come maestra mi ricordo del racconto di una bimba di cinque anni che aveva visto il film It, un film che io stessa, nonostante adulta, non ho mai voluto vedere. Ricordo che parlai con la mamma che, sorridendo, mi disse che “l’aveva voluto vedere”. Mah!
    sinforosa

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    1. "It" all'epoca fece paura anche a me, ma mai come le illustrazioni di certi libri per bambini...

      Perché la TV in fondo bastava spegnerla... mentre i libri erano lì, sempre alla mia portata, ad aspettarmi nella solitudine della mia cameretta...... :O

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  4. Ciao penso solo alla paura che avevo di restare al buio .
    C’era sempre la luce accesa sulla scala che portava alle camere da letto di mia quando ero piccolo.
    Non ricordo mostri in particolare ne incubi ...mi spiace😀

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    1. Ciao Max!
      Il buio è forse la paura che le riassume tutte: è la paura dell'ignoto, di non sapere cosa si nasconde nella propria camera, nel corridoio, nel salotto...
      E difatti la prima parte del mio incubo era proprio legata a quello, in una casa - tra l'altro - che conoscevo di meno :D
      Ma la persona che avrebbe potuto rassicurarmi altro non era che l'impersonazione di una delle mie paure XD

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  5. Da bambino molto piccolo, per dirne una, mi spaventava il gigantesco cartellone della Agip con quella specie di mammifero sputa fuoco :D che si trovava nei pressi di casa di mio nonno. Che poi, spaventava, insomma, mi faceva un poco impressione.
    In sostanza non c'erano cose che mi spaventavano: a casa mia le maglie della censura materna erano strette XD.
    Da bambino delle elementari quando su Tv Sorrisi e Canzoni vedevo il cineracconto dei vari Nightmare e mostri vari ero invece affascinato.
    A "preoccuparmi" era che in quei film non ci fosse un eroe che li sconfiggesse, tutto qua :).
    Sai che non ho assolutamente più idea dei miei sogni e incubi da bambino e ragazzino?

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    1. Io invece ricordo ancora... :)
      Molti saranno sicuramente dei "ricordi indiretti", ovvero: non ricordo esattamente l'episodio, ma ricordo di averlo scritto o raccontato :)

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  6. Credo di averne fatto un post in passato:
    Incubi infantili nessuno, tranne qualcuno sporadico dopo aver visto Nightmare e Phenomena, ma in generale mi spaventavano la foto del Mandrillo e la favola di Zio Lupo ( il disegno del lupo mannaro che teneva nel sacco i bambini mi terrorizzava ) entrambi pubblicati nell'enciclopedia de I Quindici.

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    1. Ah, le illustrazioni traumatizzanti di una volta!...
      Mia madre aveva un libro religioso della sua infanzia con il diavolo raffigurato in maniera inquietante e minacciosa... al punto che ne eravamo spaventati entrambi :D

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  7. Molto pop e interessante questo incubo.
    Io avevo paura di cose "di giorno", come te, ma non ricordo di averle sognate di notte.
    Per lo meno, non mi viene in mente nulla in tal senso... :o

    Moz-

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    1. Come dicevo, fin da piccolo avevo la passione di raccontare, quindi ricordo ancora i miei sogni... perché ricordo i momenti in cui li descrivevo a mia madre, ai miei nonni, a mio fratello, ai miei compagni di classe :)

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  8. Ciao Nino! L'elenco, nel mio caso, e abbastanza lungo: più che una vera paura, diciamo che da piccolissimo avevo disgusto/repulsione per serpenti/rettili/anfibi vari e piovre/pesci assassini 😊Ancora oggi gli insetti non mi fanno alcun effetto negativo, mentre rane, lucertole, ecc. mi inquietano. Mi ricordo che da bimbo leggevo, anzi, non sapevo ancora leggere, diciamo sfogliavo giornalini e albi da colorare di Doraemon, e in alcuni passaggi c'erano grotteschi episodi con serpentelli o piovre, ovviamente disegnate in modo buffo e simpatico, ma a me incutevano ansia e saltano le pagine Ahahahah! Poi più grandicello mi si innestarono nella mente alcune rielaborazioni inconscie di un episodio di un cartone, credo Lamù, molto inquietante, e me lo risognavo in loop la notte. Si tratta di una puntata in cui (ricordo vagamente) il pragonista entra nella sua scuola deserta, verso sera, e va nel fondo di un corridoio buio dove, girato l'angolo, incontra un fantasma o qualcosa del genere... Angosciante, a 7/8 anni, per me. Poi un lemento spaventoso che spesso sognavo da bambino era quello di una invasione di zombie: erano gli anni 80, e noi ragazzini di 6/7 anni più o meno con un senso di attrazione e spavento al tempo stesso andavamo a caccia in tv del video di Thriller di Michael Jackson. Poi sempre verso la metá degli anni 80 iniziavano a passare in tv i film di Romero, su tutti Zombi, Dawn of the dead, quello degli zombie nel centro commerciale. Ecco, il soggetto mi intrigava moltissimo, ma poi con terrore me lo ritrovavo nei sogni Ahahahah!

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    1. Ciao Francesco!
      Allora il "saltare le pagine" per evitare delle immagini non era un'abitudine solo mia :)
      Non ricordo bene l'episodio di Lamù, ma da come lo racconti è sostanzialmente il mio stesso incubo :O chissà se ha qualche interpretazione a livello psicanalitico...

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    2. In effetti potrebbe essere una inquietudine comune nei bambini, chissà...

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  9. Un elemento* spaventoso

    Ah mi sono ricordato di altre due cose di cui avevo paura: una pubblicità televisiva, a dire il vero spiritosa e innocua, ma che a detta dei miei genitori mi faceva nascondere dietro la poltrona, ed era lo spot credo di un detersivo per stoviglie, nel quale un uomo impacciato per sbaglio faceva cadere a terra decine di piatti con un grande fracasso... E l'altra cosa era un quadro appeso alla parete della mia cameretta nella casa delle vacanze in Toscana, che ritraeva semplicemente il volto di un uomo di profilo, in controluce, con dietro un mare al tramonto. Ecco, quel viso nero, senza occhi, nè bocca nè lineamenti mi atterriva, tanto che i miei lo staccarono dal muro e lo posarono per terra, girato, in un'altra stanza 😅

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    1. Oltre alla pubblicità del Tartufone Motta, ero spaventato anche da quella del profumo Ègoiste con le finestre che sbattevano! Ma avevo paura anche di altri spot, soprattutto quelli contro l'aids e la droga che tra gli anni '80 e' 90 hanno traumatizzato milioni di bambini :D

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    2. Procaccia miseria, vero, Nino! Specialmente negli anni 80 e 90 le pubblicità aggressive erano parecchie. Quella di Egoiste mi divertiva, a dire il vero, ma ovviamente avendo alcuni anni più di te è naturale che in me producesse un effetto diverso. Uno spot che invece, da adulto (credo fine anni 90) mi faceva ca*are addosso era quello della PlayStation con quella ragazzina aliena con le treccine... Madonna mia che angoscia! Quando facevo zapping, in quegli anni, temevo di imbattermi in quello spot. Inizialmente credevo avessero impiegato una ragazza deforme, invece poi anni dopo scoprii che si trattava di una modella il cui volto veniva opportunamente modificato per trasformarla appunto in una sorta di creatura aliena.

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  10. Ciao A.J. e benvenuto :)
    Per motivi anagrafici i "Piccoli Brividi" non sono riuscito a viverli: nel 1995 avevo già 12 anni, ma entrarono lo stesso in casa grazie a mio fratello minore :) una cosa "horror" che mi traumatizzó tantissimo fu uno spezzone di un film, mandato in onda inspiegabilmente di mattina, in cui si vedevano le pareti di una casa spaccarsi con il sangue che fuoriusciva :) ero piccolissimo, non avevo cognizione di nulla, e temevo che prima o poi sarebbe successo anche a me :D

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  11. Ciao Nino, è la prima volta che passo di qua! Innanzitutto complimenti per il libro che l'ho divorato in poche ore! L'incubo ricorrente di quando ero piccolo, può sembrare strano, era di perdere qualche oggetto tra le mani mentre ero affacciato sul balcone! E mi sa che è per questo che soffro di vertigini se salgo su qualche palazzo molto alto (in casa abito al primo piano e il fatto non sussiste).
    Invece di paure "ad occhi aperti" avevo quando i miei genitori mi portavano a pasqua e natale in visita a dei parenti: nella loro casa di due piani non so perché provavo angoscia nel camminare nei corridoi... non ci sarà mica stato qualche fenomeno paranormale? Attenzione, non vedevo fantasmi o roba simile, ma mi sentivo in qualche modo sempre osservato...

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    1. Ciao Giauz e bentrovato :)
      Innanzitutto GRAZIE per aver preso il libro, e sono felice che tu l'abbia divorato :)
      Premetto di essere scettico verso i "sogni premonitori", ma sono convintissimo che ciò che sognamo rifletta il nostro stato psicologico... Perdere oggetti dal balcone? Magari temevi che qualcosa di caro ti sfuggisse dalle mani...come io, evidentemente, avevo paura che mia madre non fosse più il mio appoggio ma mi si rivoltasse contro :D

      Durante l'adolescenza facevo invece un altro sogno, ancora più ricorrente di quello di Crudelia, che a distanza di anni sono andato a cercare per capire cosa volesse dire, ma che non "spoilero" perché, come promesso, ci voglio dedicare un post (ma tu che hai letto il libro potrai un po' intuire ;)).

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