Viviamo nell'epoca del "web 2.0", dove ogni utente ha la libertà di pubblicare in rete ciò che più gli aggrada. Le notifiche e gli aggiornamenti ci bombardano da ogni fronte, e a spuntarla sono sempre i contenuti più bassi, scandalosi, sensazionalistici.
Nella mia ingenuità, speravo che almeno il giornalismo potesse "salvarsi"; e se neanche le testate più autorevoli possono fare a meno delle notizie leggere "perché portano click", che almeno le fonti venissero verificate. E invece no.
Dopo aver appreso che Achille Lauro (il cantante, non l'armatore) stesse dedicando un progetto agli anni '90, mosso da curiosità ho compiuto qualche ricerca.
Che il sottoscritto non sia un estimatore della "trap" non è certo un segreto, ma leggere su una testata giornalistica che il filone musicale abbia indotto un ragazzino a "fumare polpa di pesca" - e che a causa di ciò sia finito in coma - mi fa seriamente riflettere sul nostro livello culturale. Se nel 2019 neppure un giornalista è più in grado di distinguere un post goliardico da un fatto di cronaca, verificando i fatti e usando un po' di buon senso, non solo abbiamo raggiunto il fondo, ma abbiamo addirittura iniziato a scavare.
Ma ecco cosa dice l'articolo in questione, pubblicato il 23 maggio 2019 su "Il Quotidiano del Molise".
Già che l'episodio si sia svolto a... "Sveglione" dovrebbe accendere un campanello in testa, ma invece niente. E poi... in coma per aver fumato polpa di pesca? Ma che cos'è? Un composto chimico?
A seguito di ulteriori ricerche, ho scoperto la provenienza della "notizia" originale: dal sito "Chiamarsi MC".
E se leggiamo bene, in basso e in grassetto, si spiega come l'articolo appartenga alla sezione SatiRAP, orientato alla goliardia, alla satira e non alla disinformazione.
Una nota che il giornalista non si è nemmeno degnato di leggere, riportando acriticamente ciò che ha trovato, senza porsi alcuna domanda.
Che neppure l'autore del commento se ne sia accorto (passando subito alla difesa della "trap" e dei suoi beniamini) è segno dell'epoca in cui viviamo; ma qui il fatto è ben più grave, perché a non distinguere la realtà dalla fantasia è stato un giornalista.
E questo punto, un lettore non-distratto arriva a mettere in dubbio tutto, a non credere più a niente e a nessuno.
Per la cronaca, la notizia è stata riportata anche da "Libero 24x7".
E non c'è la scusante del feed automatico, visto che qualcuno ha manualmente inserito la parola "sveglione" nella voce "organizzazioni".
Nino Baldan
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Eh, terribile.
RispondiEliminaVero che anche in passato (anni '70, '80 e pure '90) si prendevano certi granchi tanto da spacciare per vere (volontariamente o meno) certe bufale e leggende urbane... ma oggi è davvero insostenibile: la satira te la sbattono in faccia eppure niente. Manco ci si sforza di capire.
Moz-
Hai detto bene: i "granchi" si prendevano anche in passato, ma la differenza è che oggi chiunque puó avere un sito, chiunque puó immettere in rete i propri contenuti, e ció ha creato una giungla di informazioni nella quale è difficile destreggiarsi.
EliminaMa, tutto il rispetto per il giornalista, non riesco proprio a capacitarmi come abbia potuto abboccare a una cosa così improbabile e assurda. E che fosse satira era anche ben specificato.
Una volta si diceva "l'ha detto la televisione", quindi "dev'essere vero": siamo forse arrivati a "l'ha detto internet", un ragionamento che dà un automatico crisma di veridicità a tutto ció che si legge online? Siamo davvero a questo punto?
Purtroppo la preparazione dei giornalisti è sempre peggio.
EliminaMoz-
In realtà solo le testate giornalistiche registrate dovrebbero essere considerate attendibili, anche se purtroppo non prive di errori.
EliminaQuello sarà sempre il limite.
La testata giornalistica registrata deve seguire le regole dell'ordine dei giornalisti, i vari codici deontologici.
Non è tanto, ma neppure poco.
Limite nel senso che se leggo un sito che non è testata giornalistica, so già che l'informazione potrebbe non essere attendibile.
EliminaOltremodo sapere che Sveglione proprio non esiste, no eh? :D
RispondiEliminaDiciamo che ancor prima di leggere la notizia, quando ho visto "Sveglione", avevo già capito si trattasse di una bufala ;)
EliminaTerribile. Al di là della verifica della notizia, bastava un po' di buonsenso. Come può essere credibile fumare la polpa della pesca? Mamma mia che scivolone ha fatto questo mio collega di categoria..
RispondiEliminaPensa, Riccardo, che ho dovuto rileggere più volte la notizia perché non credevo ai miei occhi... Ho addirittura pensato che "Il Quotidiano del Molise" fosse un sito satirico in stile "Lercio" o "Il Fatto QuotiDAINO"...
EliminaÈ questo che intendo quando parlo di "crisi del giornalismo" (nel senso classico e romantico del termine) : capisco i tagli al personale, capisco che un redattore debba scrivere "a rotta di collo" anche su argomenti che non conosce, ma è QUESTO il presente e il futuro dell'informazione?
Un tempo "il giornalista" era visto come una figura professionale seria, capace di dare garanzie sulla veridicità dei fatti... E adesso? Si è tramutato in un cottimista improvvisato, magari sottopagato, raccolto tra gli universitari con la promessa di "fare carriera" e lanciato allo sbaraglio per riempire le pagine di fuffa? :(
Ma la cosa ancor più grave del pezzo sulla pesca è che non se n'è accorto nessuno, segno inconfutabile che in redazione non si legge e non si verifica quanto viene scritto dai collaboratori :(
Stessa cosa che ho pensato anch'io ero convinto che questo giornale non esistesse.
EliminaComunque nei giornali locali soprattutto se ne leggono di ogni.
Il settore è in crisi, i giornali non vendono più, e tutto è gestito in modo a dir poco improvvisato :( Arriverà un momento in cui la professione non esisterà più :(
EliminaIo ho provato a figurarmi mentalmente quale potrebbe essere l'ipotetico processo, consistente nel far essicare in qualche modo fino al punto giusto il pezzo di pesca (sempre che sia possibile), tanto da poterlo sbriciolare e poi fumarlo... è stato veramente surreale :D
EliminaAhahahah XD
EliminaIo non so perchè ho immaginato che l'avesse fumata fresca, scaldandola su un cucchiaio o sulla carta stagnola e aspirandone i vapori! :D
Ma poi cosa conterrebbero le pesche per mandare la gente IN COMA? Composti chimici? Pesticidi? Veleno? A questo punto mi meraviglio che siano ancora di libera vendita :D
Il mio primissimo pensiero al riguardo è stato "shock anafilattico" come possibile causa. Immediatamente dopo però ho concluso che non ha comunque senso (non ti vai a fumare qualcosa alla quale sai di essere allergico e parliamo di pesche: un frutto tanto comune che se sei allergico lo scopri da bambino).
EliminaInsomma, non ci sono tante scusanti per il giornalista che ha abboccato XD
Come non si puó nemmeno giustificare quello "Sveglione (VE)" riportato nel testo :D
EliminaSe non è QUELLO un campanello d'allarme che di una possibile bufala... XD
I tagli nelle redazioni hanno in primo luogo portato all'eliminazione dei correttori di bozze (parlo dei giornali cartacei), figure peraltro mai esistite nell'online (anche perché nell'online c'è la possibilità di editare il testo). Ad ogni modo Pirkaf ha ragione sulle "papere" nei giornali locali (è capitato anche a me), benché non ai livelli di Sveglione. Il problema è che oggi gli "scivoloni" abbondano anche nei giornali più importanti.
RispondiEliminaQuesto di Sveglione mi pare comunque un errore clamoroso, ma un caso singolo e isolato.
Sono spariti i correttori di bozze? Ecco perché di negli ultimi tempi abbondano i refusi, gli errori ortografici, le lineette che spezzano le parole a metà riga eccetera :(
EliminaEd è ovvio che un giornalista oberato, costretto a partorire articoli su articoli, a queste cose non riesca a star dietro...
Peró un conto è una doppia saltata, un altro è un caso come quello di Sveglione :D
Sì, è in assoluto la situazione più ridicola e imbarazzante nella quale mi sia mai imbattuto :))
P.S. che al giornalista stiano un po' fischiando le orecchie? ;)
Questo fatto è un'ulteriore conferma delle condizioni della nostra informazione. Abbiamo politici che spacciano fake news alla luce del sole senza che si prendano provvedimenti, giornalisti che inneggiano a restaurazioni sociali che derivano da pensieri medievali e non dimentichiamoci assolutamente di chi deve sempre e costantemente attaccare le nuove generazioni per il semplice fatto di portare un cambiamento che non si vuole neanche prendere in considerazione.
RispondiEliminaLeggendo la notizia mi è venuto da ridere pensando a come possa essere possibile usare una pesca in quel modo. Era palese che si trattasse di una notizia falsa. Evidentemente ha ragione Baricco in The Game: non abbiamo più bisogno di mediatori - in questo caso - dei giornalisti.
Se parliamo di questi giornalisti, poi...
Infatti Mick, un tempo i giornalisti facevano da "mediatori" tra il pubblico e la notizia. Ora le tecnologie hanno fatto passi da gigante e permettono a ognuno di mettere online i propri contenuti, le proprie notizie, le proprie informazioni. Abbiamo raggiunto la "libertà assoluta" che tanto agognavamo, ma a farne le spese sono stati proprio i giornalisti, i professionisti dell'informazione, che in questa anarchia delle news...non servono semplicemente più... E il settore si è ridimensionato, decimato, affidandosi ormai sempre più spesso a stagisti e redattori improvvisati, fino al momento in cui sparirà del tutto...
EliminaE ogni politico pubblicherà le sue notizie, i suoi aggiornamenti, le sue verità: ad averla vinta sarà semplicemente chi la spara più grossa.
Uno scenario alla Orwell insomma. C’è poco da stare allegri.
EliminaSì Mick, purtroppo... Ma la cosa che non capisco è come la stragrande maggioranza non se ne accorga nemmeno...
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