Eccomi pronto a raccontare uno degli aspetti più interessanti del mio recente viaggio in Turchia, ovvero il rapporto tra il paese e la religione musulmana, e di come questo credo si ripercuota sulla vita di tutti i giorni. In molti mi hanno contattato chiedendomi come funzionassero le cose, se ci fossero state restrizioni alla libertà individuale, o se da "infedele" mi fossi mai sentito intimorito o addirittura minacciato.
La scorsa settimana sono stato contattato da un tizio con la seguente missiva:
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La cartuccia di cui andrò a parlare oggi è qualcosa di insolito: un gioco strategico punta e clicca, prerogativa più di un personal computer attrezzato con mouse e tastiera piuttosto che di una console come il Nintendo 64 con joypad.
Bentornati all'appuntamento con la rubrica che svela le origini dei successi italiani ed internazionali (dopo "Girls just want to have fun" i nostri orizzonti si sono ampliati!).
Oggi andremo ad analizzare una canzone che nel 1999 ha riempito le dance floor di tutta Italia: sto parlando di "Inside to outside" di Lady Violet!
Nel 1986 il cantante britannico Limahl, già frontman dei Kajagoogoo (era loro la famosa "Too shy") ed interprete di "Never ending story" di Giorgio Moroder, colonna sonora de "La storia infinita", incise questa canzone, tratta dall'album "Colour all my days"
Se da un lato Istanbul è una città proiettata verso l'Europa, con i suoi boulevard alberati, le sue boutique ed i suoi café, che le valsero già nell'ottocento l'appellativo di "Parigi d'Oriente", dall'altro conserva un retaggio tradizionale e mediorientale che stride nettamente con ogni sforzo compiuto dal governo turco per entrare a lungo termine nell'Unione Europea.
Eccoci con una nuova puntata della rubrica per così dire "spensierata" dedicata alle 12 cose: dopo gli strafalcioni linguistici delle nonne, stavolta avrò il piacere di parlarvi delle canzoni che capivo male da piccolo. Alzi la mano chi non si è mai imbattuto in tenera età in un testo in italiano, inglese o qualsiasi altro idioma talmente arcano da non riuscire a decifrarlo, vuoi per il fatto di essere pronunciato velocemente, vuoi per le assenti conoscenze linguistiche, vuoi per la scarsa qualità dei mezzi di riproduzione dell'epoca. Ogni parola "misteriosa" veniva quindi cambiata in qualcosa di familiare, o semplicemente interpretata con fonemi inventati di sana pianta.
Visto l'avvicinarsi del Natale, ho deciso di fare un regalo a tutti i lettori di questo blog dando vita alla sesta edizione della rubrica in assoluto più seguita, vale a dire "le 12 parole che le nonne sbagliavano"! Anche oggi, una dozzina di strafalcioni linguistici di parole italiane e straniere compiute dalle mie nonne madrelingue veneziane! Siete pronti?...
Mi avete contattato, mi avete scritto più volte, non vedevate l'ora: ecco che finalmente è giunto il momento di parlare del più grande gioco di wrestling di tutti i tempi: ovviamente sto parlando dell'unico, inimitabile WWF No Mercy! Uscito il 17 novembre del 2000, WWF No Mercy è l'ultimo gioco realizzato dalla casa giapponese AKI (e pubblicato dalla THQ) per Nintendo 64 dedicato al nostro sport entertainment preferito. All'epoca avevo ricominciato a seguire la World Wrestling Federation esattamente da un anno, grazie alle videocassette che, in pieno buio televisivo, riuscivo a farmi inviare da un pusher conosciuto su un forum di wrestling.
Rieccoci con il nostro appuntamento con "le cover che non ti aspetti", questa volta andremo ad analizzare una canzone italiana diventata un vero e proprio tormentone nel 1997, tanto che non c'era radio che nel corso della giornata non la trasmettesse più volte; sto parlando di "Primavera" di Marina Rei.
Rieccoci con la nostra rubrica che analizza i grandi successi della musica italiana ed internazionale che in realtà non sono altro che cover! Oggi è la volta di un famosissimo brano disco con influenze latinoamericane: sto parlando di "Don't let me be misunderstood" dei Santa Esmeralda!
Sono appena tornato da un viaggio di piacere di quattro giorni ad Istanbul. "Perché Istanbul?" chiederete voi. Per fare un tuffo in una cultura "diversa", dove poter constatare con i miei occhi come altro popolo con origini, religione, cultura e tradizioni differenti sia arrivato al ventunesimo secolo. Certo, viviamo in un mondo globalizzato, certe soluzioni ormai sono condivise praticamente dappertutto… oppure no? Ecco (in ordine sparso) 10 cose insolite che hanno suscitato curiosità in un italiano come me non avvezzo alle consuetudini turche.
L'appuntamento di oggi va ad analizzare 11 canzoni, del passato e del presente, che in un modo o nell'altro sono basate sullo stereotipo italiano diffusosi all'estero, vale a "dire pizza-spaghetti-mandolino", che in qualche caso include anche "mafia".
Bentrovati con il nostro appuntamento del venerdì dedicato alla riscoperta dei titoli del Nintendo 64! Come potevo proseguire la mia rassegna senza parlare del principale titolo di lancio della console, quello che più di ogni altro ha lasciato un segno indelebile nella mia prima adolescenza? Sto parlando ovviamente di Super Mario 64!
Bentrovati con "le cover che non ti aspetti"! Vi avevo spiegato che lo scopo di questa rubrica sarebbe stato di "smascherare" numerosi successi italiani, dietro ai quali si celerebbe soltanto una reinterpretazione di una hit straniera; ma oggi rimarremo negli Stati Uniti, terra di origine e di destinazione della nostra cover.
Approfitto del post odierno per parlare della passione che questo popolo ha sviluppato negli ultimi decenni nei confronti del calcio, e di come le strade di alcuni nostri giocatori si siano negli anni incrociate con quelle del soccer nipponico.
Dopo tre anni passati in compagnia del mio fido IPhone 4S, che ha sempre svolto egregiamente il suo ruolo di browser portatile, macchina fotografica e, non per ultimo, telefonino. Questo finché gli ultimi aggiornamenti di sistema operativo (in particolare IOs 8.0) hanno portato ad una drastica riduzione della sua autonomia, nonostante la sostituzione della batteria.
Continua il grande successo della rubrica dedicata agli strafalcioni delle nonne veneziane (e non solo, almeno da quanto mi segnalano gli amici lettori da tutta Italia), al punto che, nella top ten dei post più letti, nelle prime otto posizioni troviamo la prima, la seconda, la terza e la quarta puntata!
Rieccoci con il nostro quinto appuntamento del venerdì con la nostalgia a 64 bit, e, nella regola dell'alternanza "un gioco di wrestling - un gioco non di wrestling", oggi avremo…un gioco di wrestling! E che gioco di wrestling! Sto parlando di WWF Wrestlemania 2000, del quale possiedo ancora gelosamente la cartuccia originale versione USA.
Johann Pachelbel fu un organista e compositore tedesco, nato a Norimberga nel 1653.
Perché ne sto parlando? Per il semplice motivo che il suo Canone (ufficialmente: Canone e Giga in Re Maggiore per tre Violini e Basso Continuo), composto intorno al 1680 e quindi in piena età barocca, ha per così dire "ispirato" un numero infinito di canzoni contemporanee.
Forse non tutti sapranno che anche il Brasile ha la sua Venezia, Nova Veneza per l'esattezza, sorta nel 1891 nello Stato di Santa Catarina, dove vivono tuttora i discendenti degli emigranti veneti.
La sua fondazione avvenne per mano di Michele Napoli, impresario siciliano proveniente dagli Stati Uniti e direttore della compagnia di colonizzazione. Già a gennaio furono costruite strade e aperta una segheria, successivamente arrivarono 400 famiglie italiane, tra le quali segnalo Bartolomeo Dal Moro, primo europeo a stabilirsi ufficialmente nella città, venne finalmente inaugurata il 28 ottobre, con l'arrivo di altre 500 famiglie provenienti principalmente dalla province di Bergamo, Belluno e Venezia.
Tre mesi dopo la sua apertura, questo blog è riuscito a collezionare ben 5000 visualizzazioni di pagina, un risultato che va ben oltre le mie aspettative iniziali!
Cosa significa quando la prima, la seconda e la terza parte di "le 12 parole che le nonne sbagliavano", messe insieme, hanno raggiunto ad oggi quasi 1000 visualizzazioni? Che è l'ora di scrivere le quarta! Ecco altri 12 simpatici strafalcioni di parole italiane e straniere che durante la mia infanzia ho assistito direttamente da parte delle mie nonne madrelingue veneziane!
A dire la verità, F-Zero sul Super Nintendo non mi ha mai convinto in maniera eccessiva: presentava una pista innaturalmente piatta sulla quale correvano QUATTRO astronavi, che non sparavano, non lanciavano bombe, correvano e basta.
Amici appassionati di wrestling italiano, vi voglio segnalare che da oggi giovedì 27 novembre 2014 è online su worldofwrestling.it la seconda puntata della mia rubrica "Il wrestling italiano secondo Nino Baldan", che ripercorre i miei anni all'interno della Xtreme Italian Wrestling.
Rieccoci con un nuovo appuntamento con la rubrica che svela le origini di molti successi italiani e internazionali, rivelando che in realtà…sono cover! Oggi andremo a ripercorrere la storia de "Il Ballo del Qua Qua" di Romina Power, tormentone mondiale che può senza dubbio essere definito il "Pulcino Pio" dei primi anni '80!
Mi trovavo in quel di Shinjuku, quartiere centrale di Tokyo, mentre passeggiavo lungo un marciapiede. La strada era piena di negozi, ma il mio sguardo ricadde improvvisamente su una targhetta appesa fuori da un condominio: "Il Bacaro". Avevo letto bene?
Mi avvicinai: quel nome richiamava la mia attenzione più di ogni altra cosa nel circondario. La voglia di uno spritz all'Aperol nel cuore del Giappone mi intrigò al punto da spingermi all'avanscoperta nel secondo piano interrato di quel palazzone.
Rieccoci con una nuova biografia di un cantante, o meglio, di un progetto musicale italiano: oggi la nostra rubrica sarà dedicata a Baltimora, indiscussa bandiera della italo disco. La maggior parte delle persone assocerà questo nome al frontman Jimmy McShane, ma alle sue spalle c'è una storia ben più complessa.
Rieccoci ad analizzare "con il senno di poi" un'altra cartuccia per Nintendo 64, e sarà di nuovo un videogioco di wrestling: WCW/nWo Revenge, uscito nell'ottobre del 1998 come seguito di WCW/nWo World Tour (del quale avevo già recensito la versione giapponese, Virtual Pro Wrestling 64).
Bentornati all'appuntamento con la rubrica che va a scovare il passato dance anni '80 di numerose celebrità! Oggi è la volta della principessa Stéphanie di Monaco, all'anagrafe Stefania Maria Elisabetta Grimaldi, figlia di Ranieri III e Grace Kelly, sorella di Alberto e Carolina.
Continua il grande successo de "le 12 parole che le nonne sbagliavano", incentrato sugli strafalcioni lessicali compiuti dalle mie nonne madrelingue veneziane! La prima e seconda parte si sono saldamente imposte ai primi due posti della classifica dei post più letti di sempre, così ho pensato di continuare, scrivendo anche una terza puntata con altri termini che le volte scorse ho tralasciato, ma non certo meno divertenti!
I grandi magazzini "Don Quijote" (o "Don Quixote", o "Donki Hote", non ha importanza tanto la scritta è in katakana) sono una catena di negozi diffusi un po' dappertutto nel Giappone. Durante il mio viaggio a Tokyo del 2012 ne ho visitati almeno cinque.
A grandissima richiesta ritorna la rubrica "le 12 parole che le nonne sbagliavano", dopo una prima parte che in soli due giorni si è imposta al primo posto nella classifica dei post più letti di questo blog!
Bentornati con questo terzo appuntamento con "non sapevo avessero fatto Italo Disco", la rubrica che svela i retroscena dance ottantini di numerosi e insospettabili VIP!
Dopo aver rigiocato e riscoperto Virtual Pro Wrestling 64, sono ritornato nel magazzino a frugare tra gli scatoloni dei ricordi. Volevo passare qualche ora con un altro gioco che ha caratterizzato gli anni della mia adolescenza; così ho sfilato dallo scaffale il contenitore e mi sono davvero reso conto di QUANTE CARTUCCE possiedo del Nintendo 64: sono almeno tre scatole da scarpe piene!
Bentornati a "non sapevo avessero fatto italo disco", la rubrica che svela il passato nella dance anni '80 di numerosi personaggi famosi! Oggi parleremo di Mal, il cantante gallese già voce dei The Primitives e interprete della famosa sigla italiana di "Furia cavallo del west".
Quando ero piccolo, soprattutto con la nascita di mio fratello minore, venni affidato per interi pomeriggi alle nonne. Essendosi sempre espresse soltanto in veneziano, e considerando l'italiano standard quasi alla stregua di una lingua straniera, si trovarono davanti a non poche difficoltà, visto che avrei dovuto pian piano imparare a parlare correttamente.
Benvenuti a questa nuova rubrica del blog che vi terrà compagnia per tutti i mercoledì del mese di novembre, e che racconterà curiosità e aneddoti del mio viaggio in Giappone avvenuto nel 2012!
Lasciamo per un attimo la storia passata della ICW e andiamo dall'altra sponda dello Stretto di Messina. Lì per anni c'è stata una frizzante attività relativa al wrestling, che ha portato con il tempo alla nascita dell'attuale XIW.
Ma andiamo ad incontrare Federico "Hunter" Di Pietro, mio vecchio amico, ideatore e co-fondatore dello sport-entertainment made in Messina!
Ciao Federico e benvenuto sul mio blog! Sono onorato di averti come ospite.
La prima cosa che ti voglio chiedere è: chi è Federico Di Pietro?
Benvenuti a "non sapevo avessero fatto Italo Disco", la rubrica dedicata al passato di personaggi insospettabili nella dance anni '80! Nel nostro primo appuntamento abbiamo nientemeno che…Milva!
Ho traslocato da poco. Ho portato con me nella nuova casa decine e decine di scatoloni che non aprivo ormai da un decennio, e mentre sistemavo il magazzino ho intravisto un oggetto familiare fare capolino da uno scaffale: una cartuccia grigia del Nintendo 64.
Correva il 1994, avevo 11 anni e avevo appena iniziato la prima media in un istituto veneziano gestito da religiosi; mi trovavo per la prima volta con compagni di classe che non conoscevo.
Scordatevi i cellulari, la connessione internet, i vestiti trendy e gli approcci sessuali: eravamo ancora bambini ma proiettati in un ambiente nuovo, con ragazzi più grandi che giravano per i corridoi parlando di argomenti "strani" dei quali avevamo sentito discutere solo in televisione.
Forse molti non lo sapranno, ma dal 2003 è online e consultabile il primissimo sito della ICW, aggiornato al post-Inauguration Day (luglio 2000). E tutto questo nel PRIMO, storico url della ICW: http://digilander.libero.it/icw
Dopo un grande ed inaspettato successo, tanto da farlo diventare in soli due giorni il terzo post più letto di sempre, ecco il seguito dell'articolo sulle 12 cose che pensavo quando ero piccolo. Non ho dovuto nemmeno spremermi più di tanto le meningi, ma soltanto annotare su un block notes le cose man mano che mi tornavano in mente.
Amici del blog, sono lieto di annunciarvi che dopo il successo dei miei articoli sulla storia del wrestling italiano, sono stato contattato dal direttore di worldofwrestling.it Andrea Martinelli (che ringrazio per la stima nei miei confronti), affinché tenessi una rubrica sulle pagine del suo sito.
Rieccoci con la rubrica che va a scovare l'origine di molte canzoni italiane di successo! Oggi è la volta del compianto Little Tony, con la sua "Riderà"!
Ok, l'argomento è già stato ampiamente trattato, ma è tempo di scrivere un mio personale post sul tema: voglio parlare di quelle convinzioni in buona fede, intrinseche dell'essere bambino, che hanno condizionato la mia prima infanzia e che poi, in modo più o meno traumatico, sono state man mano smentite. La discussione è aperta per tutti quelli che vorranno partecipare!
Rieccoci con la nostra rubrica dedicata alle cover, con un'edizione abbastanza fuori dal comune: non parliamo infatti di una reinterpretazione di una canzone straniera, bensì di un canto popolare italiano, precisamente del Trentino Alto Adige.
L'altra sera, dopo aver condiviso il mio articolo sui The Soundlovers sulla loro pagina Facebook, vengo contattato dalla grandissima cantante Nathalie Aarts, che mi ringrazia per il lavoro svolto e mi invia pagine e pagine di documentazioni ed aneddoti (non presenti su internet) per integrare la mia ricerca!
Innanzitutto dò il benvenuto a Frost, primo storico campione ICW e uno dei pionieri del wrestling italiano, e lo ringrazio per la sua gentile disponibilità!