Gelato artigianale: i vostri gusti preferiti (degli anni '80, '90 e di oggi) | Nino Baldan - Il Blog

11 giugno 2020

Gelato artigianale: i vostri gusti preferiti (degli anni '80, '90 e di oggi)

I gelati artigianali degli anni '80, '90 e attuali: coni colorati

Siamo nel mese di giugno e in testa abbiamo già le spiagge, il profumo delle creme abbronzanti ma soprattutto il sapore dei gelati. No, non parlo di quelli confezionati - dei quali si è già detto molto soprattutto in ambito nostalgico - bensì dei prodotti artigianali: quali sono stati i gusti che vi hanno accompagnato nella vostra infanzia e quali invece prediligete oggi?

Come sempre inizierò io - in un viaggio tra ricordi, gusti scomparsi e mode ormai estinte.


Già a maggio chiedevo ai nonni di portarmi al chiosco a forma di gondola di San Zaccaria, dove alla domanda “quali gusti vuoi?” rispondevo “tutti”, sfidando la pazienza del gestore e ottenendo per mia volontà un cono paciugoso dal sapore indefinibile. Erano gli anni del pistacchio verde acceso, dei gusti macedonia e zuppa inglese che ormai non chiede più nessuno. E quando mio padre rincasava da Rialto con una vaschetta di after eight, frutti di bosco e liquirizia, l’estate era iniziata davvero.
("Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam" - capitolo 12: "I gelati")


Dirò la verità: i gusti semplici non mi sono mai piaciuti; parlo dei "classici" vaniglia, fiordilatte e cioccolato: troppo "blandi" e "scontati" per attirare il mio palato infantile. Nella mia lista inserisco pure i "soliti" gusti alla frutta: sempre quelli, sempre gli stessi... ecco forse il motivo che mi spingeva a "volerli tutti", unito al fatto che scegliere significava anche escludere; neanche l'ormai scomparso cono-doppio mi aiutava a costruirmi il gelato perfetto che avrei desiderato.

Il doppio cono (twin cone) degli anni '80
immagine da hancocks.co.uk

Diverso il discorso per i "gusti elaborati": ognuno aveva all'interno un tripudio di sapori e di consistenze che mi faceva quasi sempre propendere per loro, primo tra tutti il menta-cioccolato, chiamato after-eight in onore degli omonimi cioccolatini che una volta mi regalò mia zia e che mai più riuscii a farmi ricomprare.

Gelato al gusto after-eight
immagine da tableroma.it

In secondo luogo il variegato crema-amarena, con tutte quelle ciliegie intere che se non ce n'erano abbastanza me le facevo aggiungere dal barattolo onnipresente su ogni bancone. Si chiamava "spagnola" poiché ricordava la bandiera iberica, e quand'ero piccolo non aveva ancora quel significato malizioso che assunse a partire dalla prima media.

Gelato al gusto spagnola
immagine da blog.giallozafferano.it

Poi c'era la cassata, versione 2.0 della stracciatella: un'esplosione di canditi e di pezzi di cioccolato che trasformava il gelato in un'esperienza quasi mistica, e visto che i canditi mi sono sempre piaciuti, quando la trovavo la ordinavo quasi sempre.

Gelato al gusto cassata
immagine da blog.giallozafferano.it

Ma il vero must erano i gusti alcolici, e questo ci riporta un po' al post sul "cocktail delle Marmotte": chi è che tra i bimbi degli anni '80 non ha mai assaggiato lo zabaione fatto col liquore? Siamo in era politically correct - e difatti di varianti alcoliche non se ne vedono più molte - ma l'abbinamento perfetto con la cassata era spesso costituito da questi. Trovavo che un goccio di liquore desse quel tocco in più ad ogni gusto: adoravo malagatiramisù ma soprattutto zuppa inglese, principale desaparecido di quest'epoca caratterizzato da pezzi di pan di spagna imbevuti nell'alchermes: un vero mangia-e-bevi che mi ingolosiva solo a guardarlo.

Gelato al gusto zuppa inglese
immagine da pinterest.de

Ecco. Quando non erano un tutti-i-gusti i coni e le coppette della mia infanzia erano spesso composti così. Se non avevo scelta, se il gelataio era "poco fornito" o di quelli più rigidi alle regole optavo per un pistacchio-nocciola o - ancora meglio - per un pistacchio-amaretto.
Come ho già detto, però, non si trattava dello sbiadito "pistacchio di Bronte" figlio del salutismo degli anni '90 ma il "pistacchio verde acceso" che sapeva - per intenderci - di dolci siciliani.

Si faceva con i barattoli di crema Pernigotti, e un paio di anni fa l'ho ritrovato proprio nel chiosco a forma di gondola dove andavo da bambino.

Gelato al gusto pistacchio verde acceso degli anni '80
immagine da muscleandfitness.com

E oggi? Da buon nostalgico assisto a un peggioramento dei gusti disponibili: tra i vari "Puffo", "Oreo" e "L'incredibile Hulk", le uniche novità che gradisco sono cioccolato fondente e cioccolato all'arancia, che diventano il massimo se abbinati con un gusto alcolico. O con una specialità che da qualche tempo è apparsa a Venezia: si chiama "crema del Doge" ma ha lo stesso sapore del panettone. Ovviamente con i canditi.

Nino Baldan



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29 commenti:

  1. Io adoro il gusto Oreo :D

    Da piccolo tripletta fissa: cioccolata, nocciola, stracciatella.

    Adesso è sopravvissuta solo la stracciatella, abbinata ai vari Oreo, Cookies, Nutella, a seconda delle disponibilità 😁

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    1. Ciao Riccardo!
      Mmmm... il gusto Oreo, da quando c'è, l'ho sempre trovato troppo dolce, e lo stesso vale per nutella, cookies e per il sapore chiamato "Kinder" :)

      Fin da piccolo non ho mai amato i gusti stucchevoli a meno che non entrasse in gioco l'alcol: un goccio di liquore rendeva più gradevole qualsiasi gusto :D

      P.S.: Stracciatella la prendo in vaschetta ma di solito la abbino alla frutta fresca :)

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  2. Cambiavo gusto spesso da piccolo, ma per molto tempo fu la Stracciatella a prevalere su tutti.
    Ma ho avuto periodi in cui adoravo L'amarena, la zuppa inglese, ed anche gusti classici come pistacchio o nocciola.

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    1. Ciao Pirkaf!
      Vedo che anche a te piaceva la zuppa inglese ;)

      Una curiosità, visto che apprezzavi il pistacchio: meglio quello "anni '80" o quello attuale?

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    2. Tieni presente che io pur trovandomi all'estremo sud e quindi sulla carta dovrei attingere più facilmente al gelato artigianale, devo essere onesto e dire che lo mangio raramente.
      E' molto più facile che mi ritrovi nel congelatore quello del supermercato che quello della gelateria.
      Detto questo, ti direi che dipende.
      A me sembra che il Pistacchio di oggi, sia meno "saporito" di quello di un tempo, ma dipende anche dal bar e dal tipo di pistacchio.
      Mi è capitato di provare in passato il vero pistacchio di Bronte come gelato ( in una di quelle bancarelle che in estate venivano in fiera nella mia città ) ed è molto più buono di quello della mia città.

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    3. Diciamo che il pistacchio di oggi sa DAVVERO di pistacchio :)

      Quello di un tempo (almeno qui al Nord) sapeva "di dolci siciliani", NON del frutto a guscio che porta lo stesso nome... più di una volta mi ero chiesto se fosse solo un caso di omonimia! XD

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  3. Ma lo fanno ancora il gusto Puffo? :D L'incredibile Hulk mi mancava, l'Oreo non ricordo di averlo mai assaggiato...comunque fra i miei preferiti ci sono l'amarena, limone, nutella...

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    1. A dire la verità, Fabrizio, il gusto "puffo" non l'ho mai visto prima della metà degli anni '90, quindi lo considero erroneamente quasi un ritrovato "attuale"...in qualche gelateria era venduto pure con il nome "viagra" XD

      L'"incredibile Hulk" era una trovata commerciale di qualche esercente (come i gusti "Frozen" e "Minions", creati per attirare i bambini :)) Per qualche anno ho fatto il cameriere in gelateria e non mancavano i marmocchi che me li chiedevano XD

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  4. Siamo molto simili sul fronte "gusti particolari".
    Io, comunque, ho sempre odiato le "poveracciate". Gusti troppo chimici, o troppo pieni di roba... mi sanno di porcherie (a quel punto meglio Algida).
    Da piccolo avrò mangiato di tutto, anche frutta che oggi non prendo quasi mai.
    Negli anni '90, specie verso la fine, per me c'era solo la CIALDA A OTTO PALLINE -e panna- tutta liquirizia (2000 lire!).
    Oggi vado di creme: spesso con prodotti di alto livello, le adoro (Ad esempio la Crema Italiana di una gelateria artigianale di qui).
    Una volta sola un gelato mi fece schifo: alla rosa.
    Proprio al fiore. Sapeva di apparizione di Padre Pio, a momenti vomitavo, ed ero anche ospite.

    Moz-

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    1. Sì, Miki, "gusti particolari" ma "con un senso" (malaga, cassata, zuppa inglese...), NON del tipo "nocciola-oro Saiwa-nutella" :D Anch'io ho sempre guardato con sospetto i colori blu-giallo-verde fluo - tranne il pistacchio "anni '80"... con quello sono cresciuto e così rimarrà per sempre ;)

      Mi piacque anche il gusto "zucca" che trovai una volta a Fiera di Primiero (TN): non troppo dolce, equilibrato e aromatico al punto giusto... MAMMA MIA, il gelato "alla rosa" :((( non l'ho mai trovato, ma immagino sapesse di sapone come le caramelle "alla violetta" che comprai da bambino e che sputai quasi subito...

      Però, visto che esistono i "gusti dei cartoni" come "l'Incredibile Hulk", "Frozen" e "Minions", qualche gelataio potrebbe aver convertito il "gusto rosa" in "gusto Padre Pio" XD
      Un'idea discutibile ma che avrebbe fatto faville tra i pellegrini e gli over 60 (considerando che a Padova vendono il "dolce di Sant'Antonio" con tanto di santino...) ;)

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    2. Il gelato alla rosa... fu fatto in casa, con rose vere.
      Non era roba di gelaterie. Ma ugualmente, pur essere casereccio, mi stomacò molto (ormai saranno passati 25 anni da allora).
      A me mischiare dolci con cose cristiane fa venire lo schifo, sai?
      Tipo i denti di santa teresa... i dolci... ma chi cazzo li mangia con un nome così? XD

      Moz-

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    3. Fatto in casa, oh mio dio... sicuro che fosse commestibile? ;)

      I "denti di Santa Teresa"??? Cosa sono??? Giuro che non li ho mai sentiti...ho provato a cercarli su Google ma non mi dà alcun risultato... :(

      Dal nome mi ricordano dei biscotti che vendono qui da noi: "OSSI DA MORTO" (che un panificio politicamente corretto aveva ribattezzato "ossi DA MORDERE" :D)

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  5. Ciao Nino! Premetto che alcuni dolciumi,creme,ecc. che non mi piacevano da bimbo, oggi li gradisco, come la panna, i canditi, il panettone... Altre cose invece non sono mai entrate nei miei gusti, allora come oggi, e cioè i gusti liquorosi (di gelati, caramelle ecc.), gli amaretti, il pistacchio ecc. Comunque provando ad andare in ordine cronologico, ricordo che da piccolissimo amavo il cono al cioccolato, poi quello al limone, e spesso abbinavo i due gusti, in verità molto poco componibili 😁Poi scoprii una novità, verso i 6/7 anni, il gusto mirtillo, da solo o col limone, e lo prendevo di solito nella gelateria di santi Apostoli, quella in campo, che era anche bar coi tavolini fuori (non so se ci sia ancora), oppure nel bar/chiosco a San Filippo e Giacomo (che esiste ancora ma diciamo con altra natura). Quando aprì la boutique del gelato a San Lio, mi innamorai del fiordilatte e dello yogurt alla fragola, soprattutto. Una variante gustosa era la brioche col gelato dentro, cioè un panino morbido dolce, farcito di solito con yogurt fragola e fiordilatte o yogurt fragola e panna montata! Oggi, pensandoci bene, rarissimamente prendo il gelato da passeggio, diciamo, e praticamente mai nemmeno le vaschette da asporto da consumare a casa... quelle poche volte, scelgo ancora gusti a base di yogurt (mi ricordo che Tarcisio ai Frari faceva un eccezionale gelato allo yogurt ai frutti di bosco) o le creme. Ps ma esiste ancora il chiosco ain forma di gondola in riva degli Schiavoni!?

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    1. Ciao Francesco! A me invece i gusti liquorosi son sempre piaciuti perché "spezzavano" il "troppo dolce" che non ho mai amato...pensa che del Cucciolone amavo proprio la parte allo zabaione e diffidavo dalle altre marche che proponevano il biscotto solo-fiordilatte-cioccolato :)

      Sì, la gelateria a Santi Apostoli esiste ancora, come anche il chiosco a forma di gondola (o almeno c'era fino a due-tre anni fa...poi non sono più passato per la Riva degli Schiavoni per non essere schiacciato dai gruppi...). Ti dirò la verità: alla gondola il gelato era ancora BUONO, artigianale e molto "old school": pochi gusti ma a regola d'arte :)

      Hai ragione sullo yogurt alla fragola o ai frutti di bosco: è buono, rinfrescante ma soprattutto NON TROPPO DOLCE :)

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    2. Pensa te! Non lo avrei mai detto che la Gondola fosse presente anche in anni recenti...😊

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    3. Fino a due/tre anni fa c'era il figlio del proprietario "storico" e lavorava con le ricette di una volta :)

      E' una famiglia della Val Zoldana - gelatai di tradizione - e nonostante l'apparenza potesse sembrare "turistica" quel chiosco valeva ancora 5 stelle! Le palline erano piccole ma "concentrate": ne bastavano due per riempirsi lo stomaco; ho ripreso fragola, banana, melone ma soprattutto IL PISTACCHIO ANNI '80!

      Spero ci sia ancora...quasi quasi ripasso :)

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    4. Bellissima storia di tradizione portata avanti nel tempo! Ci darò un'occhiata anch'io! Tra l'altro mi è riaffiorato un ricordo sui gelati, che non so come mai avevo accantonato: nei primi anni 90, ultimi anni delle medie e primi anni di liceo, avevo un compagno di classe il cui padre era rettore del convitto Foscarini. Noi però eravamo al Marco Polo, ma nei fine settimana andavamo spesso a giocare a calcio nei campi dentro il Foscarini. Poi, finita la partita, nel tornare a casa io e alcuni amici ci fermavamo in quella gelateria di Santi Apostoli, vicino al cinema Giorgione, gestita in quegli anni da una signora anziana (e mi pare anche dal marito), prendevamo quasi esclusivamente il gusto Galak😊Buonissimo, sapeva proprio di cioccolato bianco. Era una gelateria che faceva gusti comuni, fragola, cioccolato, limone ecc.,ma con questa rarità del Galak😊Palline microscopiche, e prezzi bassissimi, con mille lire prendevamo ben 4 palline. Poi per un curioso corso del destino, quella gelateria anni dopo fu presa in gestione dai miei zii (ma per essere sinceri non avendo grandi rapporti con loro, non la frequentavo più).

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    5. Che bei ricordi, Francesco!
      Galak l'ho trovato in giro anch'io, ma in effetti era raro trovarlo dove vendevano i gusti "classici"...per la cronaca: era sempre quella gelateria in campo?

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    6. Ciao Nino! No, era una gelateria solo da asporto, si trovava nella calle larga che da campo Santi Apostoli va verso il cinema Giorgione, sulla sinistra andando verso il cinema.

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    7. Adesso ricordo!!! L'avevo completamente rimossa!!! Ci sono passato davanti proprio stamattina con l'involontaria speranza di ritrovarla...ma non c'era più :(

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    8. Proprio ieri sono passato per Riva degli Schiavoni e ho ritrovato il chiosco a forma di gondola... gestito ancora dalla stessa famiglia!
      Ho riassaggiato QUATTRO gusti (fragola, limone, banana e pistacchio) e posso dire che... nulla è cambiato rispetto a una volta :)

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  6. Beh...la Zuppa inglese tanto desaparecido non è...la trovo ancora in giro.
    Purtroppo il gusto quello anni 80 che ricordo pure io appariva come la vaniglia ( giallo) ricco però di Alchermes non riesco più a risentirlo nelle Zuppa inglese odierne.
    Sinceramente il pan di Spagna leggermente imbevuto di liquore vicino alla crema vaniglia non rende assolutamente giustizia a quel gusto “mitico”.
    Poi quel gusto è legato pure al ricordo di una ragazzina che oggi non c’è più, i suoi genitori avevano un bar gelateria e noi ragazzini di allora passavamo spesso a prenderci il gelato..e stata lei ad insegnarmi il nome corretto di quel gusto così speciale.
    Adesso continuo a preferire le creme alla frutta.
    Anche se oramai son arrivato ad un buon fifty-fifty nei gusti.
    Da bambino odiavo la fragola...continuo ad odiare la nocciola e sopporto poco il cioccolato.
    W malaga e whisky!


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    1. Ciao Max! Dalle mie parti invece si trova raramente: essendo una località turistica si punta più a "commercialate" tipo "Lion", "Mars" e "Snickers" o a "specialità tradizional-salutistiche" come "ricotta e miele", "pere e cannella" e "limone-basilico" piuttosto che a un nome che a stranieri e ai più giovani può dire poco o nulla..."ZUPPA?"

      Ma è vero: non è più la zuppa inglese di una volta :( ed è doppiamente triste il ricordo di quel bar/gelateria... :(

      La fragola è buona quando è fatta a regola d'arte (es: nel chiosco a forma di gondola), non con le polveri che le danno un gusto "farmacologico" :D
      Ecco, salvo la fragola della Eldorado, così "diversa" da meritare un discorso a parte... ma forse sono i miei ricordi a parlare, con quel Campo San Canciano popoloso e ridente, la Natalina che vendeva "i giornaletti", "Super Plastica" con i giochi del Game Boy e la mia scuola elementare che non esiste più... :'(

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  7. I gusti alla frutta li ho "scoperti" da poco, soprattutto quando è caldo, ho sete e non ho voglia di "affrontare" malaga, zuppa inglese o cassata ;)

    Su internet ho trovato "puffo" come "gusto anni '80", ma dalle mie parti non è apparso prima del 1993/1994... "Oreo" fece capolino dal 2007/2008, quando il biscotto fu lanciato nel mercato italiano ed era "di gran moda" :)

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  8. Nino io ricordo che il gusto Puffo era presente già negli 80s a Venezia e, mi sembra, anche al Lido. Sicuramente già nel 1985 se non prima 😉

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  9. Grazie per la precisazione, Francesco, mi fido :)

    In questo caso due sono le cose:
    1) è apparso nei primi anni '80 (quand'ero troppo piccolo per ricordarlo) per poi "eclissarsi" e "ricomparire" nel 1993/1994;
    2) c'è SEMPRE stato, ma NON nelle gelaterie che frequentavo io :)
    Non lo ricordo né al chiosco a forma di gondola, né da Nico, né da Maleti, né da Titta, né alla Ca'd'Oro, né in Ruga Rialto, né nei tanti bar che servivano gelato industriale...

    Hai memoria di dove lo vendessero? :)
    P.S.: affascinante questa "ricostruzione" del gelato a Venezia ;)

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  10. Uno dei primi ricordi che ho in merito me lo fa associare alla gelateria/bar/trattoria (forse all'epoca solo gelateria/bar) al Gabbiano, in Riva degli Schiavoni, vicino all'hotel Gabrielli. C'era questa crema azzurra che però io non chiedevo mai, perchè la associavo al gusto anice (forse sbagliando) e l'anice non mi piaceva (erano gli anni anche di quel ghiacciolo blu a forma di squalo...). Però mi sembra che il gusto Puffo ci fosse anche nelle gelaterie del Gran Viale al Lido, nel 1984, che fu l'ultimo anno in cui prendemmo la capanna per un mese.

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  11. per carità, da piccolo il gelato "puffo" mi metteva ribrezzo: mai mangiato. Il fatto di mangiare una crema azzurra non mi andava proprio giù. Certo, le m&m's e gli Smarties facevano eccezione. Sono sempre andato sul classico: cioccolato, fiordilatte, nocciola, stracciatella, "kinder" che cambiava nome a seconda del gelataio ecc... Da piccolo inoltre non sopportavo quando la cialda diventava molle, ancora oggi preferisco il croccante in qualsiasi cosa.

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    1. Ciao Giauz!
      Sai che mi hai ricordato quando mi regalarono un tubo di Smarties e io, allarmato per i loro colori, tentai di lavarli sotto al rubinetto? :D Potrebbe uscirne un post ;)

      Sulla cialda hai ragione! Quando mordevo quella dei coni industriali era sempre una delusione: si poteva addirittura piegare :)

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