Venezia e turismo, doccia fredda sulla ''ripartenza'': l’Italia blocca gli arrivi extra-UE - su ''La Voce di Venezia'' | Nino Baldan - Il Blog

3 luglio 2020

Venezia e turismo, doccia fredda sulla ''ripartenza'': l’Italia blocca gli arrivi extra-UE - su ''La Voce di Venezia''

Campo Santo Stefano a Venezia

Superato il coronavirus e il conseguente lockdown, Venezia era pronta a ripartire grazie al ritorno degli extra-europei (che nel 2018 hanno rappresentato il 51% delle visite).
Ma qualcosa non è andato come previsto: quali scenari si prospettano per una città che negli ultimi anni si è affidata esclusivamente al turismo?

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Come al solito ringrazio Paolo Pradolin, Mattia Cagalli e la redazione per lo spazio che mi è stato concesso!

Nino Baldan


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4 commenti:

  1. Triste situazione purtroppo.
    Comunque riaprire ai cinesi ..la vedevo lo stesso comunque dura .
    Allo stato attuale delle cose non si può abbassare la guardia e purtroppo il turismo continua a restare il settore commerciale più danneggiato.
    Ciao

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    1. Se l'emergenza-covid fosse scoppiata venti, trent'anni fa, Venezia ne sarebbe uscita meno compromessa... Ma si pensava che il turismo fosse inesauribile e le attività si sono trasformate per inseguirlo; lo stesso è avvenuto per gli appartamenti, diventati "locazione turistica", e per la catena di posti di lavoro che si è quindi creata: pulitori, trasportatori e camerieri hanno preso il posto di insegnanti, artigiani e professionisti.
      E tutti legati al numero degli arrivi, al punto che se ce ne fosse anche solo il 10% in meno qualcuno non mangerebbe più.

      Il turismo è un'industria volubile: può dare tanto (e senza troppi sforzi) ma dipende al tempo stesso da TROPPI, imprevedibili fattori...

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  2. Non conosco i motivi che hanno bloccato l'arrivo dei turisti a Venezia. Speriamo che l'impasse venga superato al più presto.

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    1. Visti gli ultimi focolai importati, l'Italia ha manifestato prudenza... Ma anche se l'impasse verrà superato, buona parte delle aziende (che lavoravano su margini risicati e confidando sulla conferma dei numeri) non avranno la linfa per sostenersi...

      E' l'inevitabile conseguenza della monocultura turistica sviluppatasi negli ultimi venti/trent'anni, che come tutte le attività imprenditoriali ha un rischio... ma che troppo ottimisticamente non è stato calcolato.

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