Il vostro peggior capodanno di sempre | Nino Baldan - Il Blog

27 dicembre 2019

Il vostro peggior capodanno di sempre

Liù Bosisio, Paolo Villaggio e Plinio Fernando in ''Fantozzi'', scena del capodanno

Passato il Natale, si corre come sempre ai preparativi per il veglione. C'è chi lo passerà con i parenti, chi invece ha già prenotato per feste con "ricchi premi e cotillon". Ma facciamo un salto nei ricordi e proviamo a recuperare le memorie di quale sia stato il peggior capodanno della nostra vita: aspettative disattese, cattive organizzazioni, serate da dimenticare.

Come sempre inizio io. Ho tre occasioni da raccontare, delle quali, alla fine, ne sceglierò una.



Capodanno 2002


Ero stato invitato da amici a trascorrere la notte del 31 dicembre nella residenza universitaria di San Tomà. All'epoca avevo 19 anni, e dopo un'infanzia e un'adolescenza spese a festeggiare con i parenti, per la seconda, terza volta nella mia vita mi trovavo fuori di casa: nella mia testa c'erano solo pensieri d'evasione e di trasgressione, ma lo scenario che avevo davanti era tutt'altro che allettante. La "festa" era allestita nella sala-computer della struttura, senza alcolici e senza musica: ogni invitato si era posizionato davanti a una postazione-pc, e senza proferir parola si era messo forsennatamente a scrivere sulla tastiera.

Sala di un internet point / internet cafe degli anni 2000
immagine da lostcoastoutpost.com

Il motivo di cotanta foga era: scrivere post sui forum.

Nessuno parlava, al massimo ci si scambiava qualche gomitata per mostrare, ammiccando, la frase partorita. A mezzanotte qualcuno alzò gli occhi dal monitor e pronunciò "beh, ragazzi, tanti auguri". 



Capodanno 2004


Dopo il veglione del 2003 trascorso a casa di un amico, per l'anno successivo si era deciso per qualcosa di "grande" organizzando una trasferta in una discoteca della Terraferma. La musica prevista era la techno, e pur non apprezzando il filone decisi di aggregarmi. Dopo un'ora di treno giungemmo sul posto: il pubblico non sembrava tra i più tranquilli, anzi, dalle facce già intuivo che tipo di serata mi avrebbe aspettato.

Serata techno in una discoteca
immagine da vice.com

Entrammo e fui subito aggredito dal "rumore" di una dance aggressiva, ripetitiva e monotona; i presenti sembravano già in preda a chissà quali sostanze e ballavano in maniera incessante, per ore, sempre nella stessa posizione. Cominciai ad annoiarmi e sbadigliare, vagando per il locale come un'anima in pena finché raggiunsi il tavolo del rinfresco: a disposizione dei paganti c'erano delle fette di pandoro, ne addentai una e mi sedetti sconsolato su un divanetto. Finché sopraggiunse una ragazza, allarmata, che mi avvertì di "pulirmi il naso" perché "stavano arrivando i buttafuori".
Inizialmente non capii a cosa si riferisse, ma poi feci mente locale: lo zucchero a velo sul mio viso mi aveva dato un'aria da tossico consumato, alla Al Pacino in "Scarface". 

Al Pacino e la cocaina in ''Scarface''
immagine da whatculture.com

Feci finta di nulla e la ringraziai. Ma il sonno e la noia presero presto il sopravvento, così brevetti un paio di prosecchi e mi addormentai sul divanetto. Mi risvegliai che erano le 3, con degli amici che mi mostravano sul cellulare lo spettacolo porno, che mi ero perso, con una donnina nuda che giocava con un sex toy. Attesi spasmodicamente l'ora di chiusura per tornarmene a casa, dopo esser stato rifocillato da un caffellatte annacquato che veniva fornito agli avventori con un mestolo.



Capodanno 2018


Eccoci ai tempi più recenti. Due anni fa io e la mia ragazza fummo invitati a passare il capodanno da un amico: ognuno avrebbe portato qualcosa che ci saremmo divisi, mangiando tutti in compagnia. Prima della festa si era perfino svolta una riunione per suddividere i compiti: a noi erano toccati i secondi.

Ma la mia ragazza non volle fermarsi: oltre a quattro arrosti di carne volle aggiungere due torte salate, due torte dolci e una fornitura di crêpe. Non ci era stato richiesto, chiaro, ma visto che il padrone di casa lo conoscevo da vent'anni ci teneva a fare bella figura: anch'io ero dello stessa, e infatti aggiunsi tre bottiglie di liquore. Ci muovemmo carichi di borse mentre nella mia testa continuavo a ripetermi: "due giorni di lavoro e 150 euro di spesa... a saperlo prima saremmo andati in ristorante". Ma all'amicizia non si guarda in faccia, e ci presentammo con un sorriso a 32 denti.

Tavola preparata per una cena, in questo caso per il capodanno con gli amici
immagine da decorarelatavola.com

Il nostro cibo conquistò tutti, monopolizzando la serata e portando gli invitati a chiedere il "bis". La mia ragazza mi guardò soddisfatta: il suo lavoro era stato riconosciuto e apprezzato. A mezzanotte brindammo con lo spumante portato da un amico che aveva provveduto a birre, vino e bevande.

I commensali iniziarono a rincasare, e fu qui che le cose presero un'altra piega: il padrone di casa si avvicinò con una calcolatrice e annunciò "sono 22 euro a testa". Io lì sbottai, ma lui imperterrito elencò le spese che aveva fatto: quattro casse di acqua, aranciata e chinotto che nessuno aveva bevuto, tre bottiglie di amaro delle quali ci versò un dito oltre ai tramezzini che nessuno aveva concordato. Non fui tanto per i 44 euro, ma per il gesto: gli spiegai che non eravamo d'accordo così, e che a quel punto anch'io gli avrei domandato soldi. Non gli diedi un centesimo e ce ne andammo con il fegato gonfio.

Calcolatrice che mostra la cifra 22, ventidue

Dopo qualche giorno, l'ulteriore beffa: attraverso un amico in comune, il padrone mi mandò a dire che "a casa sua le sceneggiate non sono tollerate" e che "non sarò mai più il benvenuto da lui". Dopo due giorni di preparazione e 150 euro di spese, ma soprattutto vent'anni di amicizia.


Potendo selezionare una sola occasione, la mia scelta per il peggior capodanno ricade su quest'ultimo. Perché tornarsene a casa arrabbiati, con il sentore di essere stati truffati e per di più da qualcuno che si conosceva dall'adolescenza è in assoluto il peggior modo di iniziare l'anno nuovo.

E per voi? Qual è stato il capodanno che, purtroppo, non dimenticherete mai?
Dai che ne escono delle belle!

Nino Baldan


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. Il vostro albero di Natale (del passato e del presente)

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15 commenti:

  1. Premettendo che negli ultimi anni ho alternato Capodanni a casa senza far nulla, a quelli in cui sono invitato da qualche parente ( sorella e cugini di solito ), non noto grossa differenza tra le due varianti, cibo a parte, perché in genere o si finisce a parlare di ricordi tristi, persone che non ci sono più, o si tende dopo la cena ad annoiarsi aspettando stancamente la mezzanotte.

    Detto questo i peggiori tre sono stati:

    1) Enorme seguito di parenti a casa di una mia cugina che finisce quasi in tragedia perché il padre rischiò di soffocarsi con un boccone, con seguito di urla, improperi e liti varie, la serata continuò, ma con un'atmosfera rovinata.
    Ricordo che ero abbastanza ragazzino e che giocavo con il Gameboy di mio cugino a Tetris, quindi si era nel '92/93 o giù di lì.

    2) Un altro Capodanno in famiglia distrutto allora da mio fratello che litigò pesantemente con un mio cugino, tanto che i miei vollero tornare a casa durante la cena, con il Capodanno praticamente rovinato.
    I miei andarono subito a letto, e non aspettammo nemmeno la mezzanotte, ricordo che ci rimasi malissimo.

    3) Il mio primo Capodanno fuori casa con gli amici a casa di uno di loro.
    Giocammo a carte, bevemmo, aspettammo la mezzanotte, ma furono talmente tanti i momenti morti e di noia, che quella notte mi sembrò infinita.
    E' strano perché la ricordo anche con piacere, ma allo stesso tempo fu noioso, devo essere sincero, forse mi aspettavo di più.
    Mai alba fu più bella, perché significava tornare a casa. :-P

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    1. Grazie Pirkaf per aver condiviso le tue memorie!
      Io invece ho ricordi piacevoli dei capodanni in famiglia: venivano nonni, nonne e zie, mia mamma preparava il cenone e poi si giocava tutti insieme alla tombola, attendendo il coutdown televisivo scandito dalla voce di Giancarlo Magalli.
      Ma forse perché ero ancora piccolo e non avevo chissà quali aspettative :)

      Però, ripensandoci, pagherei per rivivere uno di quei veglioni spensierati con i parenti che non ci sono più, e nei quali mi sono sicuramente divertito di più rispetto alle tre occasioni che ho raccontato...

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    2. Ti capisco perfettamente, Nino, e la penso esattamente come te. Ho memoria di felicissimi capodanni a casa di zii, all'Angelo Raffaele, ad aspettare la mezzanotte (ero in prima elementare, e credo anche prima) guardando le finte dirette dell'allora Fininvest con programmi Cult come Risatissima o Premiatissima, se non erro. E poi verso l'una o le due tutti a dormire nei letti aggiunti per l'occasione in corridoio o in salotto 😊Ero a mezz'ora da casa mia, in fondo, ma il tutto aveva il sapore della vacanza in un posto stranissimo e lontano.

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  2. Anni '90. Un mio amico possedeva (tramite la sua famiglia ovviamente) un negozio sfitto con anche un bel magazzino, quindi pensammo di organizzare una festicciola di capodanno lì, chiedendo solo un piccolo contributo ad ognuno. Il primo anno andò benone, divertimento, musica, "figa", eccetera.. l'anno dopo decidemmo di replicare, ignorando il fatto che nessuno vuole festeggiare il capodanno nello stesso posto ogni anno :( Morale della favola, quella sera ci ritrovammo solo fra noi organizzatori (4-5 ragazzi)...a guardare film porno :/

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    1. Questa storia mi ricorda il compleanno di un mio amico, che ogni 26 dicembre organizzava una festa a casa sua. Le prime volte c'era tantissima gente, ragazzi, ragazze, musica, alcolici... e poi sempre meno, fino a trasformarsi negli ultimi anni in una normale serata tra tre, quattro amici davanti alla Playstation :D

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    2. Penso che i due capodanni 2003 su 2004* e 2004 su 2005 (o erano 2004 e 2005?) fatti con altri tre amici, a casa di uno di loro (per due anni di fila), siano stati i più belli, tolti quelli passati in famiglia quando ero bambino.
      Pizza, videogames, filmacci, Pro Action Football (Il subbuteo con le calamite. Te lo ricordi?).
      E la spensieratezza dei 20 anni :)

      *che poi il 2004 è stato di m***a nella prima parte, ma questa è un'altra storia :D

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    3. Ma certo che me lo ricordo Pro Action Football ;) ho ancora in mente la pubblicità che diceva "plastica presa del portiere" :D

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  3. Peggior capodanno della mia vita quello del 2002 sul 2003 (ha vinto su quello del 2001 su 2002, quando fui praticamente l'unico escluso da una festa in una casa privata).
    Mi "imbucai" con i miei due coinquilini dell'appartamento di Bologna (uno dei due è un mio carissimo amico dai tempi delle medie, mio concittadino, l'altro viveva comunque poco lontano dal mio comune) alla festa in casa praticamente del mio vicino di casa (mio amico di gioventù). Quest'ultimo aveva infatti convocato il mio carissimo amico per suonare durante la festa, alla quale partecipavano tutti ragazzi più piccoli (io, i miei due amici e il padrone di casa eravamo classe 1983, i più vecchi). Fummo condannati all'ostracismo sociale, rappresentato dal cenone: noi i tre fuori dalla tavolata, nella tavernetta, a consumare il pasto sulla mensola della cucina.

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    1. Mamma mia... :( Ma siete stati "ostracizzati" perché non c'era più posto o per via del "gap generazionale"?

      Fatalità il capodanno 2002/2003 è stato per me il più memorabile dell'intera giovinezza: festa in una casa privata, bella musica, ragazze, alcolici... Inizialmente avevo pensato di intitolare il post "il vostro MIGLIOR capodanno di sempre", ma la mia paura era di trasformarlo in qualcosa di banale :D

      E poi fin da piccolo sono sempre stato attratto più dal "brutto" che dal "bello": fa più ridere, e riesce sempre a scaturire argomenti interessanti ;)

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    2. Secondo me siamo stati ostracizzati perché non avevamo legami con la compagnia (il padrone di casa aveva la mia età, ma diciamo che quella era la sua compagnia).
      Ovviamente ragazzi di 17 e 18 anni sono più "settari" rispetto magari a dei venticinquenni.

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    3. Ed è accaduto diciassette anni fa! Immaginiamo che cosa sarebbe successo oggi con un gap generazionale ancora più marcato!

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  4. Senza offesa per la vostra amicizia di un tempo, ma...un vero Signore il tuo amico! 😧Davvero incresciosa la situazione di trovarsi la serata rovinata da tanta grettezza. Hai fatto bene ad andartene seccato, tu e la tua ragazza siete stati fin troppo generosi. Venendo a me, direi che il mio ultimo dell'anno/capodanno meno riuscito, ma a ripensarci oggi lo ricordo con tanto affetto e tenerezza fu quello a cavallo tra il 1984 e il 1985. Ero con i miei e con degli amici italo-Francesi in una casa in Toscana, e quello era un inizio di inverno freddissimo. La casa era dotata sia di caminetto, che però faticava a riscaldare una superficie abbastanza ampia, su due piani, sia di una stufa a cherosene che però aveva una resa molto insufficiente. Ebbene: faceva un freddo della Madonna 😁In quei 3/4 giorni eravamo costretti ad andare a dormire, la sera, vestiti di cappotti, berretti, ecc. Poi la notte del 31 io mi addormentai presto, e all'indomani i grandi del gruppo mi riferirono che per la insostenibilità della situazione, non avevano resistito fino alla mezzanotte, e così avevano brindato verso le 22.30 e si erano messi a letto (in ghiacciaia, più che altro Ahahahah) e avevano messo anche me, già addormentato sulla sedia del soggiorno, sotto le coperte. Poi fortunatamente si ebbe la felice intuizione, la mattina del 1 gennaio, di venire via immediatamente e di tornare alle rispettive città. Di lì a poco, ci sarebbe stata una gelata tremenda, che avrebbe paralizzato autostrade e distrutto migliaia di olivi. Lì dove eravamo, in collina, all'aperto di prima mattina c'erano anche una ventina di gradi sotto zero...

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    1. Mamma mia che situazione!!
      Per fortuna che ve ne siete andati in tempo! Pensa quanto peggio sarebbe andata se foste rimasti bloccati!!
      Una situazione ai limiti della sopravvivenza, altro che "capodanno"! :D

      P.S.: grazie per la tua solidarietà sul veglione 2018... Perché una reazione che mi appariva OVVIA non è stata vista nello stesso modo da altri presenti, che l'indomani mi hanno comunicato "dai, hai fatto tutto sto casino per 22 euro a testa?".
      Ma ho capito che non hanno battuto ciglio soltanto perché nessun altro li avrebbe invitati: l'alternativa sarebbe stata di passare la serata nella solitudine delle loro mura domestiche ;)

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    2. Ahahahah esatto Nino, c'era il concreto rischio di finire come Jack Nicholson nella scena finale di Shining 😁
      Sulla cena a casa del tuo amico, a mio avviso ti sei comportato con coerenza, non è ovviamente una faccenda di denaro, ma di correttezza, e il tuo amico non ne ha avuta, ma si è comportato con meschinità. Sarebbe stato brutto in ogni caso, ma da un amico ricevere questo trattamento è ancora più sgradevole.

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    3. Anche a me è venuta in mente la scena finale di Shining :D

      Per quanto riguarda il capodanno dal mio "amico", ho provato a pensarle tutte senza trovare alcuna risposta... :D

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