I post che forse vi eravate persi (quarta puntata) | Nino Baldan - Il Blog

22 giugno 2019

I post che forse vi eravate persi (quarta puntata)

Mosaico contenente Recoba, Frost e Manuel Majoli, Jovanotti e Tracy Spencer

Continua in background il mio lavoro di ottimizzazione del formato e dell'impaginazione degli articoli già presenti in archivio. Su 340 post pubblicati ne sono stati sistemati 100: questo per ovviare a tempi di caricamento troppo lunghi e garantire al lettore la miglior esperienza possibile, senza link mancanti, immagini pesanti ma soprattutto video toppo lenti per essere visualizzati.
In quasi 5 anni di Blog di argomenti ne sono stati toccati parecchi, ed era impensabile, in un'epoca in cui la maggior parte degli accessi proviene da dispositivo mobile, precludere questi visitatori dalla visualizzazione di ricerche e lavori effettuati nel passato, per i quali ho speso tempo e passione. Il tempo di caricamento di ogni pagina rivisitata si attesta ora attorno ai 2/3 secondi.

Ma andiamo subito a rituffarci negli archivi del Blog per riscoprire 21 post che forse vi eravate persi, rubrica giunta ormai alla sua quarta puntata.
Siete pronti?

Gli Equipe 64

Iniziamo la carrellata di oggi con tre post dedicati ad altrettanti brani degli Equipe 84, che non tutti sapranno essere...delle cover. Scopriamo insieme la storia e le origini di "Io ho in mente te", "Un angelo blu" e "Tutta mia la città", accompagnati da informazioni storiche e filmati delle varie versioni. Che finalmente rimandano al file corretto e non bloccano il caricamento della pagina.
Sempre in tema di cover che non ti aspetti, ecco la storia di "Indaco dagli occhi del cielo" di Zucchero e di "Angel" di Shaggy.

Mike Francis al pianoforte

Rimaniamo in argomento musicale, ma spostiamoci negli anni '80: ecco quattro biografie di artisti Italo Disco perse nell'oblio dei post troppo lenti da essere visualizzati, e finalmente riportate a nuovo splendore. Grazie ad una revisione del codice html, ora possono essere aperte in pochi attimi, comprese le decine di video che ciascuna contiene. Andiamo a rivederci la carriera di Tracy Spencer, passando per Paul Lekakis fino ad arrivare agli svedesi Fake; senza ovviamente dimenticare il compianto Mike Francis con la sua indimenticabile "Survivor".

Immagine di Jovanotti

Vi ricordate quando Jovanotti faceva la pubblicità del Nintendo Entertainment System? Riguardandoci insieme 30 spot italiani Nintendo degli anni '80 e '90: dai Game&Watch al Nintendo 64, da Lorenzo Cherubini ai Pokémon.
Un'altro post recuperato sui videogiochi che vi propongo nella puntata odierna è 10 giochi a caso per Super Nintendo, ricco di ricordi e aneddoti su altrettanti titoli a 16-bit che hanno caratterizzato la mia tarda infanzia.

Immagine di anteprima

Passiamo ora a Venezia, città dove sono nato, cresciuto e tuttora risiedo.
Lo sapevate che in Brasile esiste Nova Veneza, città fondata da emigranti veneti, nella cui piazza principale esiste una gondola originale proveniente dalla Laguna? Io ci sono stato, e posso raccontarvi la mia esperienza.
Ulteriore fonte di curiosità sono i 5 progetti architettonici irrealizzati per Venezia: una serie di bozzetti avveniristici e mai messi in pratica, dall'Ospedale di Le Corbusier a San Giobbe alla metropolitana sublagunare, della quale si parla da ormai un secolo.
Fino ad arrivare all'intervista a Max and The Seventh Sound, band veneziana che nel 2018 ha lanciato un album di inediti in perfetto stile disco anni '70.


Rimaniamo in Laguna ma parliamo di calcio: ecco una carrellata che più nostalgica non si può che ci ricorda 15 superstar internazionali passate per il Venezia, dove a fare da padrone sono nomi come Alvaro Recoba, Christian Vieri e Amantino Mancini. Nel post successivo, poi, scopriremo quali sono stati i calciatori italiani ad aver militato nel campionato giapponese: Schillaci, Massaro ma non solo.

Ciclismo a San Marco

Cambiamo sport e occupiamoci di ciclismo: lo sapevate che il Giro d'Italia, negli anni '70, arrivò addirittura a calcare i masegni di Piazza San Marco a Venezia?

Immagine d'archivio della ICW

E concludiamo con il wrestling, nello specifico: quello italiano.
Sono passati quasi vent'anni da quel 23 luglio 2000, quando all'interno della palestra dell'Istituto Cavanis di Venezia si tenne il primissimo show di una federazione tricolore.
Il suo nome era Italian Championship Wrestling, e a fondarla c'eravamo noi, un gruppetto di appassionati che si costruì un ring con le corde della biancheria.
Esiste una testimonianza video dei preparativi per "Inauguration Day", inspiegabilmente montata dal sottoscritto sulle note di "You spin me round" dei Dead Or Alive.

Immagine di repertorio sul sito della ICW datato 2000

Se poi volete sapere come andò a finire lo spettacolo, potete consultare il sito dell'epoca, fermo al luglio del 2000.
Ma se le vostre curiosità sono più ampie, ecco il mio primo post (datato 2014) ad argomento "wrestling" pubblicato sul Blog, una sorta di Q&A su un argomento sul quale non tornavo ormai da un decennio, ma che un anno più tardi portò alla genesi di "Io e il wrestling italiano", il libro con il quale ho voluto fissare su carta i primi, magici anni dello sport-entertainment nel nostro Paese.

Nino Baldan

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