''Cocco di mamma'': la sigla italiana del ''Benny Hill Show'' (1991) | Nino Baldan - Il Blog

21 luglio 2020

''Cocco di mamma'': la sigla italiana del ''Benny Hill Show'' (1991)

''Mi innamoro solo se...'': le Fast Food Girls al ''Benny Hill Show'' di Italia 1

"Mi innamoro solo se...": quante volte abbiamo sentito questa frase nei cori da stadio che inneggiavano squadre e calciatori di tutto il paese? Ma solo chi è cresciuto tra gli anni '80 e gli anni '90 ne conosce la provenienza: faceva parte di "Cocco di mamma", sigla italiana del "Benny Hill Show" trasmesso su Italia 1 nel 1991 .

Le comiche di Benny Hill nacquero nel Regno Unito nel 1969; da noi debuttarono sulla seconda rete RAI a partire dal 1978. Agli italiani piacque subito quell'umorismo così poco british ma così vicino alla sensibilità nazionale: farsa, doppio senso e soprattutto belle donne.

Dal 1983 al 1988 i suoi sketch fecero furono inseriti nel programma "Drive In", ma nel 1989 il suo show scomparve dalle frequenze inglesi. Per alcuni Benny Hill fu una delle prime vittime del politically correct con la sua comicità accusata di sessismo: lui si difese (fonte: Wikipedia) sostenendo che i personaggi femminili fossero "intelligenti" e che "mantenessero la loro dignità", mentre i veri "buffoni" erano gli uomini che le rincorrevano. Altri invece addussero la cancellazione a una comicità "datata" e al crollo di qualità (oltre che di ascolti) avvenuto durante gli anni '80.

Pubblicità del ''Benny Hill Show" su Odeon Tv (1988)
Benny Hill su Odeon Tv (1988) - immagine da sceltatv.eu

Al contrario della Gran Bretagna, Italia 1 lanciò nel 1991 "Benny Hill Show", programma preserale condotto delle stesse Ragazze Fast Food di "Drive In" - con Monika Rebel al posto di Tinì Cansino. Una scelta a dir poco controcorrente vista la procacità e il ridotto abbigliamento delle vallette che presentavano gli sketch.

Ad aprire e chiudere la trasmissione era "Cocco di Mamma", canzone scritta da Claudio Mattone (autore delle sigle dei programmi di Renzo Arbore) e arrangiata da Riccardo Zara (cantante de "L'Uomo Tigre" e fondatore de I Cavalieri del Re); sulle compilation era attribuita a "Quelli di Benny Hill" e su "Quando canta la tv" ai "Kokko di Mamma".
Eccone i 52 secondi trasmessi alla fine.

Sigla di chiusura del ''Benny Hill Show'' su Italia 1

Ho trovato anche una versione completa, accompagnata da un montaggio degli stacchetti delle Ragazze Fast Food...della serie: in Gran Bretagna fu cancellato un programma accusato di sessismo, da noi andavano in onda cosce, natiche e lingerie erotiche in fascia preserale.

Sigla completa del ''Benny Hill Show'' su Italia 1

Senza contare che dopo il ritornello si sente chiaramente:

"Sarò un boy / un po' gai / un po' gay / ma che vuoi / senza mamma sono guai"

Scene e un linguaggio del genere, che all'epoca apparivano quasi innocenti, ora farebbero scendere in piazza almeno la metà degli italiani. Che dire? La morale è cambiata, quello che si poteva dire e fare trent'anni fa ora è completamente tabù.

Al tempo stesso però, nei video musicali di oggi viene tollerato ben di peggio, tra twerking, sguardi languidi e movenze ai limite della pornografia che fanno apparire le Ragazze Fast Food delle goffe ragazze della porta accanto.

10 hottest Latin Music Videos
"10 hottest Latin Music Videos"

Benny Hill spirò il 20 aprile 1992 mentre la versione italiana del suo programma era ancora sulla cresta dell'onda.

Che ne pensate dell'ipocrisia del Bel Paese?
Ricordate "Cocco di mamma" e la relativa trasmissione?
Avete mai sentito/cantato la canzone allo stadio?

Scrivetelo nei commenti!

P.S.: Del "Benny Hill Show" ricordo altri due stacchetti che venivano mandati in onda prima della pubblicità: uno accompagnato dal "Minuetto" di Boccherini e un altro dalla canzone "Benny Hill, funny boy" - ma che non sono riuscito a trovare da nessuna parte.

Nino Baldan


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18 commenti:

  1. "Mi innamoro solo se...": quante volte abbiamo sentito questa frase nei cori da stadio che inneggiavano squadre e calciatori di tutta la penisola? Ma solo chi è cresciuto tra gli anni '80 e gli anni '90 ne conosce la provenienza: faceva parte di "Cocco di mamma", sigla italiana del "Benny Hill Show" trasmesso su Italia 1 nel 1991"


    Esatto.
    Ciao.

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    1. A Venezia lo cantavano gli Ultras Unione, ma in rete l'ho trovato anche della Samp, della Fiorentina, del Lecce e della Roma :)

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    2. Confermo, nei primi anni 90 andavo allo Stadio Penzo in curva Sud, e quello era un coro molto gettonato. Son contento solo se...oggi vince l'Unione 😊Ma io in realtà simpatizzavo per la Vecchia Guardia.

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    3. Da veneziano "nostalgico" anch'io simpatizzavo NeroVerde :)
      Ma allo stadio andavo ai distinti: non mi interessava il tifo organizzato e volevo la migliore visuale possibile (e dalla Curva non è che si vedesse un granché :D)

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    4. Nei distinti ci sono andato anche io qualche volta, col nonno, perché erano un ambiente più tranquillo. Con gli amici andavo in curva Sud😊

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    5. Comunque anche il nostro gruppetto di ragazzi era tranquillo e tutto sommato neutrale ed estraneo alle dinamiche ultras, ci mettevamo a metà curva proprio, in una zona soft😊

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    6. Io in curva ci andai solo una volta: per il recupero di Venezia-Empoli, la partita che diede il via alla "riscossa" grazie ai gol di Recoba :D

      Di solito andavo (da solo!) ai distinti: mi sedevo e contemplavo la partita da vero "nerd" XD
      Mi ricordo che d'estate lavoravo solo per pagarmi l'abbonamento :)

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  2. Il Benny Hill lo ricordo eccome, non ci trovavo nulla di sessista..anzi tutti gli uomini facevano la figura dei cretini o dei maiali. La sigla italiana devo ammettere che non la ricordavo

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    1. Ciao Fabrizio!
      Probabilmente il "Benny Hill Show" lo ricordi prima del 1991, quando non era introdotto da sigle :)
      Per me invece "Cocco di mamma" era la colonna sonora del pre-cena di quando andavo alle elementari :D

      P.S.: sul "sessismo" mi trovi pienamente d'accordo :)

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  3. Ricordo benissimo quel programma, Nino. Nell'autunno del 1991 io iniziavo il ginnasio, e a scuola noi maschi guardavamo tutti il Benny Hill show con gli stacchetti delle prosperose ex ragazze Fast food! Vero, era condito da generosi tocchi sexy, ma tutto sommato innocui e anche alla portata di bambino (mi ricordo anche lo stacchetto in stile Minuetto, e in più mi ricordo forse una sigla alternativa con protagonista, oltre alle ragazze, quell'attore piccolo di statura e rotondetto...). Erano, semmai, le comiche di Benny Hill ad avere, effettivamente, dosi abbondanti di doppi sensi. Ma per me il tutto (comiche e stacchetti ) si inseriva benissimo, in fondo, nella tradizione della commedia sexy all'italiana a cui eravamo già abituati dai film anni70 e 80 dei vari Banfi, Vitali, Montagnani... Trovo da sempre, poi, ipocrite le accuse di sessismo al povero Benny Hill, io personalmente credo a quello che vedo e alle sue dichiarazioni, e in effetti tutti i personaggi maschili che lui metteva un scena erano dipinti come ridicoli, imbranati, grèvi, e alla fine incapaci di sedurre le belle di turno. Ecco, forse l unico elemento che oggi stonerebbe sarebbe il verso della canzone che fa riferimento all'essere gay. Giustamente potrebbe turbare la sensibilità di alcuni. Ma per il resto, a Ciao Darwin immagini e contenuti sono mille volte più spinti e triviali (le inquadrature, davvero eccessive, delle pudenda femminili fanno apparire Colpo grosso di Smaila come un programma parrocchiale 😁)

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    1. si parla si sessismo??? mi viene solo da ridere....in quel periodo mi ricordo che qualsiasi trasmissione era contornata da ragazze semi nude...il tutto pur d tenere incollati alla tv gli spettatori....
      sarebbe bello rivedere qualche stacchetto....nn si trovano da nessuna parte....

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    2. Infatti le critiche "sessiste" partirono non dall'Italia - dove la comicità di Hill era vicina a quella nazionale - ma dalla Gran Bretagna: uno dei primi a colpirlo fu il commediante inglese Ben Elton (che in un'intervista dichiara addirittura di "averlo ucciso").

      Nel nostro Paese la mentalità "alla Banfi, Vitali e Montagnani" perdurò per tutti gli anni '90 - forse oltre - prima di incontrare le feroci critiche dell'opinione pubblica. Ora siamo al suo opposto, con i media sottoposti a un'autocensura atta a "non offendere nessuno"... ma come ho detto basta visionare alcuni video per capire tutta la "nostra" ipocrisia: in certi contesti "la donna deve essere alla pari", in altri "il twerking e la 'donna oggetto' sono fighi".

      Come ha detto Francesco, i "generosi tocchi sexy" di allora erano "tutto sommato innocui e anche alla portata di bambino". E nessuno si sognava di chiamare le donne "b*tch", c*gna" o "p*ttana" come avviene oggi in diverse canzoni "mainstream".

      "Ciao Darwin" non lo guardo più da anni... ma guardandomi intorno noto che siamo molto più "sessisti" ora di quanto lo eravamo negli anni '80 e '90: le ragazze dei nostri tempi erano più semplici (per citare un mio amico "l'unica differenza tra maschi e femmine era la lunghezza dei capelli"), quelle di oggi sembrano seguire il mantra secondo cui tutto ciò che conta è essere appetibile al maschio - magari proprio quello "che è riuscito nella vita" e che le farebbe vivere nel materialismo.

      Dov'è finito il romanticismo, il "sotto un ponte, ma insieme"?
      E quando qualcuno dice "ora ci siamo evoluti" mi viene solo da ridere: siamo solo diventati più ipocriti.

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    3. Sono d'accordo.....ma vorrei rivedere qualche belstacchetto....

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    4. Ho cercato anch'io ma non ho trovato niente...
      Tutto il materiale che c'era l'ho condiviso nel post :)

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    5. Concordo pienamente Nino. Per farla molto semplice, la donna (o ragazza) oggi rivendica il diritto di essere ciò che vuole, ma proprio tutto ciò che vuole, anche una persona con aspetti estremisti. E pretende di non essere giudicata per questo. Cosa che io mi guardo bene dal fare 😅Però da ragazzo (anzi molto ex ragazzo, data la mia età) a me piace quella naturalezza e, se vuoi, quel pochino di sane tradizioni anche nei comportamenti tra sessi diversi. Nello specifico, il mondo anglosassone ha tutta una una morale sul sesso, poi, lontana da quella mediterranea o Latina. Benny Hill era per certi versi più vicino ai gusti italici, direi, anche se ebbe un successo mondiale, va detto.

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    6. L'ha sempre sostenuto anche mio padre: Benny Hill era molto più "italiano" che anglosassone :)

      Per quanto riguarda le rivendicazioni... ammetto di non averci capito molto: la donna, certo, è libera di essere e fare ciò che vuole, anche di provocare e di usare la seduzione come "arma" per piacere al maschio... ma allo stesso tempo si grida al "sessismo" quando viene vista come "un corpo"... :(

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  4. E comunque l'ipocrisia è tanta, in ogni aspetto della vita.

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