Geordie (le cover che non ti aspetti) | Nino Baldan - Il Blog

11 febbraio 2015

Geordie (le cover che non ti aspetti)

Rieccoci con la nostra rubrica dedicata ai grandi successi commerciali, che in realtà non sono altro che cover di brani precedenti. Oggi è la volta di "Geordie" di Gabry Ponte, diventata suo malgrado l'emblema dell'ignoranza musicale.
Dire "tu che pensi che Geordie sia stata scritta da Gabry Ponte" rappresenta forse il massimo insulto rivolto ad un appassionato di musica, proprio perché "è stata composta da Fabrizio De Andrè". Ma ne siamo proprio sicuri?


"Geordie" in realtà è un'antica ballata britannica, nata intorno al XVI secolo; fu catalogata dagli storici come la Child Ballad numero 209, ed ovviamente, come tutti i brani popolari tramandati oralmente, esiste in diverse versioni. In alcune Geordie verrà impiccato con "catena d'oro", in altre con una "corda di seta": talvolta muore, o in alternativa viene salvato da una colletta raccolta dai suoi concittadini impietositi. I cervi rubati sono sempre sedici.


Geordie (versione di Paul Austin Kelly)

Secondo Wikipedia, alcuni storici vedrebbero in "Geordie" un riferimento alla vicenda di George Gordon, conte di Huntly, condannato a morte nel 1589 per essersi ribellato a re Giacomo VI di Scozia, ma grazie al riscatto pagato dai suoi compaesani, subito amnistiato.
Nel 1962 la canzone fu registrata per la prima volta, nell'interpretazione dalla cantante americana Joan Baez, responsabile della sua riscoperta internazionale.


Joan Baez - Geordie (1962)

Nel 1966 arrivò la versione italiana, incisa in duetto da Fabrizio De Andrè e Maureen Rix, con un arrangiamento dal sapore vagamente country. Per motivi metrici, i cervi rubati da sedici diventano sei.


Fabrizio De Andrè & Maureen Rix - Geordie (1966)

"Geordie" apparve poi nel 1970 all'interno dell'album "On the shore" del gruppo folk-pop inglese Trees, e l'anno successivo nell'interpretazione del gruppo danese Gasolin'.
Nel 2002 ecco finalmente la versione dance di Gabry Ponte, che nel ritornello citava il testo italiano di De Andrè.


Gabry Ponte - Geordie (2002)

Uscì anche una versione in lingua inglese, intitolata "The story of Geordie", nella quale venne rispettato il testo originale (i cervi tornanarono ad essere sedici) tranne per "and sold them in Bohenny", che diventò "and sold them to feed his lady".


Gabry Ponte - The story of Geordie (2002)

Sempre nel 2002 uscì il "London Bridge remix", che includeva l'intero testo di Fabrizio De Andrè, cantato dalla voce di Roberto Francesconi.


Gabry Ponte - Geordie (London Bridge remix) (2002)

La prossima volta che qualcuno, con strafottenza, sosterrà che Fabrizio De Andrè sia stato l'autore di Geordie…beh, sapete come controbattere!




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