Sanremo 1981: quando Tom Hooker cantò ''Toccami'' sui pattini | Nino Baldan - Il Blog

5 febbraio 2020

Sanremo 1981: quando Tom Hooker cantò ''Toccami'' sui pattini

Tom Hooker e la sua ''Toccami'' cantata a Sanremo 1981

Come ogni anno, è febbraio e siamo in pieno clima Sanremo. Ma non è della kermesse attuale che vi voglio parlare, anzi, farò un salto di trentanove anni per tornare al 1981.
Era un'altra epoca: a presentare c'era Claudio Cecchetto - alla sua terza conduzione - mentre il palco dell'Ariston mostrava una rottura con le edizioni precedenti grazie a una scenografia "minimal" e a un'illuminazione azzurra.

E tra i concorrenti c'era un giovanissimo Tom Hooker, futuro interprete dei maggiori successi di Den Harrow... con i pattini ai piedi.


Tom Hooker - Toccami (1981)

Gli anni '80 erano appena iniziati - atmosfere e costumi lo testimoniano - ma nonostante il contesto, "Toccami" sembrava indietro di vent'anni: base rock'n'roll, testo scontato e un accento americano che ricordava Paul Anka quando si esibiva in italiano. Ma allora correva il 1964, e il produttore, forse, non se n'era accorto.

Tom Hooker era da poco giunto in Italia, e sempre per la milanese Harmony aveva inciso "Flip Over", un brano dalle tinte disco che richiamava le sonorità di "Pop Muzik" di Robin Scott e che aveva promosso, appunto, con i pattini ai piedi.


Tom Hooker - Flip Over (1980)

"Flip over" portava la firma dello stesso Hooker insieme a Paul Granata: nulla di più distante da quel "Toc toc toccami" di Gian Pietro Felisatti che gli fu affibbiato a Sanremo. Perché nel 1981 non bastava più prendere un Americano, dargli una canzonetta in italiano e fargli vendere i dischi.

Per la cronaca, Hooker non si qualificò per la finale, e il Festival fu vinto da Alice con il pezzo "Per Elisa". Al secondo posto si piazzò Loretta Goggi con "Maledetta primavera", senza dimenticare la quinta posizione dei Ricchi e Poveri con "Sarà perché ti amo".

Trent'anni dopo il cantante commentò quell'esperienza definendola anacronistica, e tutto per la volontà di un produttore decisamente "old school" che non ha saputo - o voluto - aggiornarsi ai gusti del mercato. Dopo quel momento, Tom Hooker abbandonò l'etichetta.


Nino Baldan


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10 commenti:

  1. Questa non me la ricordavo proprio! Un bel cimelio, comunque 😊

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    1. Eh sì Francesco, un bel cimelio :)
      Soprattutto alla luce di ciò che Hooker sarebbe poi diventato!

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  2. Peraltro mi ricordo il boom dei pattini, nei primi anni 80, quelli a 4 rotelle, ovviamente, non i rollerblade. Noi bimbetti avevamo quelli in plastica e gomma, allungabili e regolabili a seconda delle dimensioni del piede, mi pare della Arcofalc. E con un briciolo di invidia ammiravamo i pattini più professionali, con tanto di stivaletto, ruote in gomma, freno, che solitamente erano indossati dalle ragazze 😆

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    1. Ricordo anch'io: negli anni '80 erano ovunque!
      Anche se confesso di non averli mai indossati, i pattini a rotelle che più mi sono rimasti impressi erano quelli della GIOCA, onnipresenti nelle pubblicità di Topolino :)

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  3. Dopo aver visto il video mi sanguinano gli occhi :D

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    1. A me invece è tornata in mente la TV a tubo catotico dei nonni, con i colori ultra-saturi, dove seguivo i programmi del pomeriggio :D

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  4. Ancora oggi non riesco a capire del perché non abbiamo voluto il suo personaggio invece di forgiare Den harrow... Grande capacità scenografica, grande look, grande carisma... Forse perché pattinava male??? Non capirò mai la scelta. Della. Casa discografica, veramente degli stupidi 👀👀👀🤣🤣🤣🤣

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  5. OPSS non mi sono firmato je suis Den Harrow❤️😁

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    1. Ciao Stefano :)

      Al di là di ogni attrito che vi è stato tra i componenti del progetto, voglio esprimere la mia - modesta - opinione di ragazzo dell'83, che la Italo Disco l'ha "ricostruita" a posteriori ascoltando dischi, guardando video e leggendo tutto ciò che c'era da leggere :)

      Il progetto "Den Harrow" era un po' lo specchio del decennio: puntava alla creazione del "cantante pop perfetto" per vendere più dischi possibili e il tutto doveva suonare "americano", far innamorare le ragazzine e risultare orecchiabile.

      Sono convinto sia stata proprio la combinazione di questi tre elementi ad aver creato un prodotto commerciale di successo :)

      Cosa sarebbe accaduto se Tom fosse stato lanciato come frontman?
      Avrebbe certamente avuto il suo seguito, sia come cantante che come paroliere, soprattutto se affiancato a Chieregato ("Looking for love" andò al Festivalbar).
      Ma pur essendo di bell'aspetto non avrebbe probabilmente innescato la "macchina da soldi" creatasi con te... Lo stesso Hooker ha dichiarato che eri "molto popolare tra le ragazzine" e che "Den Harrow divenne un brand come la Coca Cola" perché "questo era il business della musica".

      E se invece fossi stato tu il frontman ma senza Hooker in sala-incisione? La Baby Records avrebbe sicuramente ingaggiato un altro madrelingua per puntare al mercato estero (e difatti poi subentrò Anthony James)... ma qualcuno potrebbe anche rispondere che "avrebbe potuto esserci un altro al posto di Zandri". Magari sempre biondo per dare l'idea che fosse americano - come andava all'epoca - o magari proprio statunitense...

      Qui però ci perderemmo nei "se" e nei "ma"... sarebbe come chiedersi: "l'Italia avrebbe ugualmente vinto il Mondiale se ci fosse stato un difensore al posto di un altro? Un centrocampista al posto di un altro? Un attaccante al posto di un altro?"

      Le cose sono andate così: si parla di business... e quella squadra allestita dal "c.t." Freddy Naggiar è stata super-vincente :)

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