Intervista a Jacopo Galvani, presidente TCW (il wrestling italiano) | Nino Baldan - Il Blog

27 marzo 2015

Intervista a Jacopo Galvani, presidente TCW (il wrestling italiano)

Oggi ho il piacere di avere sulle pagine del Blog il presidente della Total Combat Wrestling, Jacopo Galvani, che ebbi il piacere di conoscere a Milano nel lontano 2003, e con il quale ho recentemente scambiato un'amichevole chiacchierata sul wrestling italiano.


Ciao Jacopo e grazie per essere con noi! La prima domanda come di consueto è: quando hai conosciuto il wrestling?

Grazie a te per l'invito… Quando ho conosciuto il wrestling? Da bambino seguivo i primi match che davano su qualche emittente locale e veniva chiamato catch: allora commentava Tony Fusaro, e da li mi appassionai ovviamente di Tiger Mask; poi l'anime dell'Uomo Tigre fu il colpo decisivo per farmi innamorare di questo sport! Poi ovviamente iniziai a seguirlo con costanza grazie a Italia 1 ed al mitico Dan Peterson che per noi, figli degli anni 80, rimane un'icona del wrestling.

Come sei entrato in contatto con la realtà italiana? 

Era il 2001, misi internet ed iniziai a fare ricerche sul mondo del wrestling, perchè l'allora la WWF non la trasmettevano più da anni, e quindi non mi bastavano più le riviste che riuscivo a procurarmi; così iniziai a navigare, finchè non mi imbattei in un sito di una federazione da te fondata, la ICW. Notai subito Frost, Crusher, Manuel Maioli ed altri lottatori. Erano gli albori del wrestling made in Italy, ma mi incuriosì! Da li a poco la WWF annunciò un ritorno in Italia con un tour, che poi venne annullato, e per pubblicizzarlo mandò in Italia Test e Stacy Keibler ed io ovviamente ci andai. Il posto era gremito di appassionati di wrestling e li conobbi in coda mentre compravo il biglietto una persona che divenne poi un mio grande amico cioè Black Ice! Fra gli altri conobbi anche il Presidente della ICW Bernocchi ed il rappresentante della XIW Bulldozer. Parlai con entrambi, e francamente l'atteggiamento di Bulldozer mi piacque di più, così scelsi la XIW ed iniziai la mia carriera nel wrestling italiano.

Il colombiano (ma romano d'adozione) Black Ice

Cosa ti convinse di più della XIW rispetto alla ICW?

Non mi piaceva l'atteggiamento del presidente della ICW! Le persone che non ti guardano mai in faccia non mi hanno mai ispirato fiducia, e poi Bulldozer mi stava più simpatico.

In che occasione ci fu il tuo primo incontro con la realtà?

Il mese dopo che ci fu l'inaugurazione del polo a Milano e conobbi anche te nell'occasione.

Il polo che all'epoca era gestito da TG e Bulldozer… quando incontrasti Marcello (Crescenti, presidente XIW n.d.r.)?

Un mesetto o due dopo che andammo tutti a Messina per il primo show della XIW, "Revolution".

Bulldozer vs Xtreme Mark a XIW "Revolution"

Quale fu la tua impressione relativa a quel memorabile spettacolo d'esordio?

L'emozione nel vedere nascere una realtà che sognavo e che sogno ancora: io allora feci solo le riprese, ma ero felice ugualmente.

Poi gli allenamenti continuarono, ma sul finire del 2003 accaddero dei fatti che portarono al distacco del polo di Milano dall'universo XIW, tant'è che i suoi atleti non parteciparono nemmeno alla Rumble di "War 1" in programma per i primi mesi dell'anno seguente. Cosa successe? 

Io decisi di staccarmi perché diedero ascolto a delle voci sul mio conto e su presunti post su forum ecc, cosa che io non feci perché non ero nemmeno iscritto!! Poi ci fu un'accesa discussione a Messina per via di una Rumble: mi convocarono per combattere, io presi aereo ecc e poi una volta arrivato mi dissero che ero in ritardo! Da lì decisi di andarmene ma soprattutto perché credettero ad una persona che provava invidia.

La Rumble alla quale Jacopo non partecipò

Alla palestra almeno ci eri arrivato? Scusa se ti chiedo, ma a distanza di dodici anni certi eventi sono stati completamente rimossi dalla mia memoria!

Alla palestra arrivai, e non mi fecero nemmeno salire sul ring, ma fecero debuttare Italian Warrior che non lo avevano mai visto in vita loro! A noi di Milano ci diedero orari sbagliati in modo da sbagliare gli orari dei voli aerei… non capii mai se fu un semplice errore oppure una cosa voluta, ma una cosa è certa: nessuno mi chiese mai scusa, anzi mi trattarono peggio, ed una malalingua (che so chi è) alimentò le voci, per salire al mio posto sul ring! Infatti il giorno dopo comparve la sua foto sul roster

Questo mentre The Greatest aveva già lasciato la Xtreme Italian Wrestling? Con chi se n'era andato?

Credo da solo.

Quindi il polo milanese targato XIW resistette?

No, chiuse: alcuni di loro andavano a Messina ad allenarsi, se non ricordo male.

The Greatest, fondatore della FCW

TG mi disse che il primo allenamento FCW si svolse già a fine 2003, quindi prima della Rumble.

Si può essere, ma io non c'ero. 

Quindi, ecco: una parte rimase fedele alla XIW dopo lo "scisma" di TG.

Si.

Quando entrasti in contatto con la FCW?

Poi dopo i fatti che ti ho appena raccontato andai via.  Un mese circa dopo chiamai TG su consiglio di Bulldozer, ed entrai in FCW. Lì trovai nuovi e vecchi amici ed iniziai la mia nuova avventura, inoltre conobbi persone che poi divennero grandi amici come Scandalo o Martini.

Quanti match disputasti? 

Non ricordo francamente. 

LR11 vs TG: un classico della FCW - immagine da www.worldofwrestling.it

È vero che, durante la tua militanza all'interno della FCW, avevi già da tempo in mente la TCW, oppure avevi intenzione di cambiarle nome? Quali furono i dissidi in base ai quali nacquero i "ribelli", co-fondatori poi della tua successiva creatura?

La TCW e l'idea di essa è nata la sera in cui decisi di lasciare la FCW. Io ho pensato sempre e soltanto a migliorare la FCW. Riguardo la storia del cambio di nome: io appena arrivato chiesi solamente di togliere la parola "fan"…FCW stava per "Fan Championship Wrestling". 
Non lo so se mi ascoltò so solo che si presentò dicendo che si chiamava "Frontier" e non più "Fan".

"Fan Championship Wrestling"? E' un aneddoto curioso che personalmente non ricordavo! Ma come andarono le cose relativamente al tuo abbandono?
Raccontami i fatti dal tuo punto di vista!

Non ci fu nulla di eclatante a parte il fatto di avere una concezione di wrestling opposta a quella di The Greatest. Lui puntava ad un wrestling anni '80, mentre io avevo una visione completamente diversa, che ancora oggi per esigenze di booking e di worker non sono riuscito a realizzare completamente. Sicuramente quando andai via non avevo in mente cosa fare da grande, avrei potuto anche smettere con il combattere. Io non accettavo il fatto che nella FCW non ci fosse mai un confronto ed una possibilità di crescita comune di idee. Mi spiego meglio. Io non ho mai accettato il fatto che se un gruppo di persone avesse avuto un’idea opposta alla sua non avrebbe potuto esporla e vederla realizzata. Non ho nemmeno mai accettato il fatto che i personaggi dovessero essere palesemente ispirati alle gimmick della WWF o WWE. Poi sinceramente alla frase. “La FCW è mia e quindi deve piacere a me e quindi non si fa” francamente non l’ho mai accettata! Poi la goccia che fece traboccare il vaso fu la frase: “Hardcore in Italia vuol dire anche una sola sedia”. Insomma in FCW, oltre a me, c’erano personaggi che puntavano molto sull’hardcore e purtroppo non potevano esprimere la loro idea di wrestling.

Siamo (secondo wikipedia) all'ottobre 2006: raccontami qualche aneddoto relativo alla nascita della TCW, che vede Tony Plex, Lilith, Gabriele Ciarla e Outsider come fondatori!


Allora, sì, hai ragione, era il 2006 quando nacque la TCW! Dopo la discussione avuta con TG nella preparazione di uno show (ripeto mentalità completamente diverse) io decisi di lasciare la FCW senza avere un futuro o un'idea di cosa fare, e soprattutto se continuare a fare wrestling; da quella stanza uscì assieme a me anche Low G, e nel posteggio della palestra iniziammo a parlare su cosa volessimo fare da "grandi". Ecco quindi che confrontandoci scopriamo che entrambi volevamo continuare con il wrestling, ma allo stesso tempo eravamo concordi nel dire che non sarebbe servito nulla andare a bussare le porte di altre federazioni italiane, e che la nostra idea di wrestling d'impatto ed Harcore sarebbe rimasta un'utopia se non avessimo creato qualcosa di diverso. Ecco quindi che in noi nasce la convinzione di creare qualcosa di importante! Siamo solo in due e le basi non ci sono per nascere ma la volontà si! Quindi io presi il telefono e chiamai in primis Gabriele Ciarla, Manola (Lilith), Tony Plex, Outsider, Davide detto Lurch e Fosco Santicchia. Quest’ultimo si presentò alla riunione di fondazione, ma era titubante, perché secondo lui non ci sarebbero state le basi per una nascita, ma poi vi spiegherò i dettagli. Ci trovammo a casa mia ed iniziammo a discutere del progetto. Eravamo tutti d’accordo sul tipo di strada da seguire ed inizialmente pensavamo anche ad una eventuale divisione femminile. Con un computer in mano scrutavamo il web per capire quali spese realmente dovessimo affrontare ed inizialmente eravamo intenzionati ad acquistare un ring esagonale (stile TNA), ma poi in seguito Martinelli ci chiamò e ci disse che aveva un bellissimo ring nuovo da venderci, e così lo comprammo. Dopo una serie di discussioni partorimmo il nome. Inizialmente Fosco propose Time Champioship Wrestling e noi invece lo cambiammo in Total Combat Wrestling, insomma mantenemmo l’acronimo TCW. Quella notte nacque l’idea della TCW e da li a pochissimo si concretizzò. Infatti una settimana circa dopo Ciarla, Low G ed io ci recammo in Tribunale ed avviammo tutte le pratiche del caso.

Ti faró ora dei nomi che sono passati per la TCW: raccontami come sono entrati in contatto con te e come hanno deciso di far parte della vostra realtà!
Il Marchese


Il Marchese entrò in contatto con la TCW grazie a Kyo Kazama: sentii per caso che la ICW lo cacciò e che quindi lui ed il suo polo d’allenamento erano diventati improvvisamente liberi da ogni vincolo. Ecco quindi che entrai subito in contatto con lo stesso Marchese, e che partimmo per quel di Varese per conoscerli. Dopo un allenamento assieme e qualche parola scambiata, il polo di Varese era stato inglobato nella TCW, e di fatto improvvisamente c’era un roster pronto per uno show.

Kyo Kazama

Kyo Kazama (oggi alla ASCA)

Kyo Kazama entra in contatto con la TCW per puro caso, mi spiego meglio. Kyo lo avevo conosciuto ai tempi della FCW, ma poi lui ebbe dei problemi con TG e lasciò la federazione perdendone le tracce. La settimana dopo aver deciso di creare la TCW incontrai assieme a Low G Kyo al semaforo, ci fermammo a parlare e gli proponemmo il progetto. Lui fu subito entusiasta, e così entrò anche lui in TCW! 

Pain


Pain arrivò subito dopo Il Marchese perché lui era di fatto un allievo del polo di Varese, ma non aveva ancora deciso di chiudere il rapporto con la ICW; si presentò la settimana dopo e mi disse: “Ho lasciato la ICW e mi piacerebbe continuare a fare wrestling con Voi!” Ovviamente accogliemmo con entusiasmo la sua decisione, e Pain entrò nel Roster TCW diventando di fatto una delle colonne portanti della neonata federazione. Pain oltreché un buon lottatore si dimostrò un ottimo organizzatore, e soprattutto un ottimo amico.

Bulldozer

Bulldozer entrò in contatto con noi per una questione di amicizia. Lui fu il primo personaggio che conobbi nel mondo del wrestling, siamo stati sempre amici, quindi aveva voglia di ritornare sul ring, ed io lo accolsi con entusiasmo.

E "Kombat Komedian" Daniele Raco, comico della scuderia di Zelig passato a fare wrestling?

immagine da ilsaronno.it

Con Daniele l’incontro è avvenuto ad uno show della TCW in quel di Borzonasca. Lui mi venne presentato da Marco Conti e fra noi ci fu subito una grande intesa. Lui comico di professione ed io pirla di natura! Non potevamo che trovarci a meraviglia. La battuta prima del main event della serata ci ha unito e ci ha fatto capire che oltre ad una bella collaborazione, fra di noi poteva nascere anche una buona amicizia, e così è stato!
Daniele è una persona che stimo sia professionalmente che come lottatore. Sul ring dà sempre il 100% anche se magari non è dotato di un fisico statuario. Lui comunque è uno che in qualunque cosa faccia ci mette il cuore e lo spot “TCW Never Dies” ne è la prova inconfutabile. Lui è una di quelle persone che ha permesso e permetterà alla TCW una crescita esponenziale!


Devo dire che in TCW ci sono tante persone che ci permettono una crescita continua e mi viene da citare Scandalo, Carlo Birra, Mefisto, Marrieddu, il Marchese, Pain e tutti quelli che non ho nominato per un motivo puramente di spazio! Un semplice elenco non sarebbe sufficiente, in TCW ci sono atleti e soprattutto uomini con la “U” maiuscola che mi hanno portato ad una crescita continua e non solo sportiva ma soprattutto come persona. 

Mefisto e Scandalo

I Birra Brothers (Brutus & Carlo Birra)

Hai altre aneddoti da raccontare sulla TCW?

Aneddoti sulla TCW? Ce ne sarebbero troppi ed una sola intervista non basterebbe, prima o poi e lo farò, scriverò un libro sul wrestling italiano e sugli aneddoti della TCW.

Break Bones vs Brutus

Come definiresti il tipo di wrestling che si svolge in TCW? Come sono dosate tecnica, intrattenimento ed hardcore nella vostra federazione?

Il tipo di wrestling che si fa in TCW è d'impatto! Mi spiego meglio: grandi bump ed anche grandi rischi. L'hardcore è l'anima della TCW e la tecnica è degnamente rappresentata dal Il Marchese. L'intrattenimento da noi è fondamentale infatti lottatori come Scandalo, Carlo Birra e Daniele Raco ne sono la vera prova!
Diciamo che oltre che puntare molto sull'impatto scenico la TCW ha il giusto mix di lottatori per racchiudere 3 esigenze: Hardcore, Tecnica e entertainment. Noi alle volte possiamo anche esagerare, vedi ad esempio l'ingresso di Scandalo vestito da suora o quando è entrato con un fallo di gomma, ma una cosa è certa: in tutto quello che facciamo c'è dietro un pensiero e soprattutto il cuore! La TCW è cuore, passione e voglia di crescere sempre nonostante le mille fregature prese in questi anni, ma questo è un altro capitolo! 


Parlami del vostro rapporto con la WIVA.

Premettiamo una cosa, la WIVA nasce da noi come da noi sono nate altre realtà italiane. Devo dire che il loro distaccamento mi ferì in maniera particolare perché lo sentii come un vero e proprio tradimento. Non un tradimento sportivo ma di amicizia! Mi potevo aspettare certi atteggiamenti da un determinato tipo di persone (non voglio fare nomi ma ci potete arrivare tranquillamente) ma da altri non lo potevo accettare, perché si era creato qualcosa di importante a livello personale! Mi sono sentito tradito per il fatto che hanno tramato alle spalle quando bastava parlare per risolvere l’eventuale problema. Di una cosa sono felice che dopo 3 anni sono tornati sui loro passi e mi hanno chiesto scusa, e da questo gesto posso dire che può nascere anche una collaborazione continua o addirittura qualcosa di molto più importante! 

Per concludere: chi è Jacopo Galvani quando non è nelle arene?
Raccontami la tua vita di tutti i giorni!


Sono un semplice giornalista sportivo che lavora come tutti, e quando ho un po' di tempo cerco di organizzare e preparare uno show di Wrestling, che è poi il mio hobby principale.  Ci tengo a sottolineare che la TCW è una realtà seria e quindi: TCW never dies!

Grazie Jacopo per il tuo tempo! Ti faccio gli auguri per la tua federazione, e mi auguro di risentirci presto!

Nino Baldan


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